Kremuzio

Orsi della luna: animali all'inferno


Poche cose mi sconvolgono al punto tale da chiudere gli occhi. Allontanarmi, fuggire, spegnere la televisione o il cervello, soffrire di un dolore interno che non riesco a definire o localizzare. Ma so che questo è il modo sbagliato di porsi di fronte ad un problema. Chiudere gli occhi o nascondere la testa come gli struzzi può far bene, sul momento, ma si può aggiungere al dolore, sentito e fuggito, anche il senso di colpa di non aver potuto fare niente. E quel dolore fisico, l’ho sentito e lo sento ora che ci ripenso, quando ho visto quei reportages sul programma “striscia la notizia” relativi al problema delle torture inflitte in Vietnam ad una specie di plantigradi chiamati “orsi della Luna”. Ho un certo feeling con questa specie di animali. Come quasi tutti avevo, da bambino, un orsetto di pezza al quale ero molto affezionato. Forse perché a livello subconscio e forse atavico il rapporto tra l’uomo e l’orso doveva essere molto più stretto di quanto non sia oggi. Alcuni scienziati dicevano che l’uomo è strettamente imparentato con l’orso, più che con le scimmie, proprio perché c’è questa attrazione maggiore proprio verso gli orsetti che non verso le scimmiette. Anche a livello di istinto protettivo. Preferireste tenere in braccio un orsetto o una scimmietta? Penso che la risposta, tranne le solite eccezioni, sia scontata. Poi c’è quell’appellativo di “orso” che viene usato per descrivere persone che preferiscono starsene da sole piuttosto che in compagnia. Come il sottoscritto… anche se fino ad un certo punto, anche per la corporatura e la peluria poco curata… Ma non lo vedo come un problema, per cui glisso l’argomento, anche perché sembra molto legato al mondo gay.E non capisco come proprio in culture millenarie, dove venivano prese in considerazione visioni della vita e del mondo ben diverse da quelle materialistiche dell’occidente, ci siano questi scandalosi modi di far soffrire gli animali. La medicina tradizionale cinese è la maggior causa di sofferenze per il mondo animale. Parti assurde come organi importantissimi vengono estratti, macinai, trattati, per curare disfunzioni che troppo spesso hanno a che vedere con la sfera sessuale.  Alcuni tipi di bovini (Moschus e Saiga tatarica), il pangolino (Manis), orsi (Ursidae), leopardi (Panthera pardus), tigri (Panthera tigris), rinoceronti (Rhinoceotidae), elefanti (E. maximus e L. africana) e scimmie ed ippocampi, ma non così comunemente come le sopra elencate specie. Le parti usate sono corna, peni, enzimi, ghiandole, e come nel caso degli orsi in questione, la bile. Abbiamo visto dai documenti filmati come questi poveri animali siano costretti a vivere per tutta la vita in gabbie ristrettissime dove non possono muoversi se non a fatica, perennemente sottoposti ad una estrazione, con un catetere, un ago infilato nella colecisti, per rubare in continuazione il liquido. Incredibile come si possano continuare a fare queste cose con un’indicibile sofferenza fisica e mentale verso questi poveri animali. Poi alla fine, se non muoiono per le infezioni, vengano letteralmente gettati via, lasciati morire con l’ulteriore sofferenza. In nome di cosa? In Italia c’è un prodotto chiamato Deursil che dovrebbe sfruttare le caratteristiche della bile ursina, ma pare che sia prodotta sinteticamente, con lo scopo di distruggere i calcoli della colecisti. Ma è assurdo che per un’operazione tanto semplice, al giorno d’oggi, si debba produrre sofferenza. È l’unica operazione a cui mi sono sottoposto: viene fatta in laparoscopia dopo una rilassante anestesia totale, e dopo un paio di ore ti risvegli con quattro piccole cicatrici e te ne puoi tornare a casa. Neanche si vedono più i segni… Niente sofferenze o pericoli, tanto che vale la pena togliersi il problema invece di continuare a curarsi e fare sacrifici alimentari, e di conseguenza poter distruggere una per una le fabbriche di bile in Vietnam ed ovunque si trovano. Magari con i responsabili ancora al loro interno.Invece esiste ancora gente ignorante che pensa sia meglio ingoiare polvere di pene di tigre per continuare ad andare a puttane a 70 anni. Ma come si può? Allora prenditi il viagra, invece di far ammazzare splendidi animali e far continuare questo mafioso traffico che non serve assolutamente a niente. Sì, possono servire le adozioni a distanza, ma si deve colpire direttamente il cuore del problema. Vedere su http://www.orsidellaluna.org/  Fare un’opera di convincimento, a partire dalle popolazioni asiatiche presenti nel mondo occidentale, spiegare loro che non c’è bisogno di sofferenza per curarsi. Ma ho paura si tratti di parole sprecate. Basta ricordarsi delle campagne contro le pellicce di qualsiasi animale, compresi ovviamente quelle di cani e gatti. Ho giusto letto ieri che sta iniziando una schifosa moda sempre in Cina, quella di tenere portachiavi fatti di plastica sigillata con solo fori per lasciarli respirare, contenente piccoli animali vivi, come tartarughine, che sono destinate a morire di fame e di sete. Spero sia una bufala, ma ho paura che l’assurda bestialità di alcune persone possa rendere reale questa barbarie.