Kremuzio

E le chiamano linee guida


Se non lo sapevate, Facebook ha un manuale, riservato ai moderatori, ovvero coloro che devono moderare. Ma che significa moderare? Contenere entro i giusti limiti. Ma chi decide i limiti? Chi mette i paletti? Chi comanda, ovvio. Come quello che porta il pallone e poi se si arrabbia se ne va e lo porta via. Facebook è una creazione americana, e già sappiamo che gli americani, magari perché discendono dai padri pellegrini o dai mormoni, hanno una visione della morale tutta loro. Come nei film. Se si vede una piccola ed onesta scena di nudo, la pellicola viene moderata, censurata, tagliata e riservata ai maggiorenni. Così non è se ci sono scene di violenza, splatter, sangue in quantità industriale e stragi. Anzi, questi vengono caldamente pubblicizzati e sottolineati. Non a caso la lobby degli armieri è così importante. C’è addirittura il loro secondo emendamento che consente praticamente a chiunque di detenere armi. Ed i risultati si vedono.Il manuale è diviso in categorie, che vedono come grandi suddivisioni: sesso e nudità, contenuti di odio, bullismo e molestie, minacce. http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/02/24/news/svelate_linee_guida_facebook-30386600/Nella prima categoria, penseremmo tutti che si tratta di alzare un argine contro la pornografia, le immagini di nudo spinto e così via, cosa che non sarebbe poi così negativa. Se non fosse che tra le immagini ritenute oscene, ci siano anche quelle di mamme che allattano al seno.E non dico immagini di parti…Ma da quando è oscena la visione di un allattamento al seno? Quale meccanismo scatta nella testolina di quelle persone che decidono cosa è bene e cosa è male? Probabilmente è colpa delle diete a base di hamburger e grassi e zuccheri. Eppure spessissimo si vedono i protagonisti di film (ok, lo ammetto, la mia cultura americana si limita ad osservare quello che fanno nelle storie al cinema) che aprono i frigoriferi e tirano fuori taniche di latte alle quali si attaccano con ludibrio lasciando colare rivoli bianchi lungo il collo. Ci deve essere qualche complesso di fondo, come per il fatto che il loro attaccamento al sesso femminile è direttamente proporzionale al volume dell’apparato mammario. Ma da quegli organi non esce silicone o gommapiuma o caffè o chissà che hanno in testa quelli. Ci dimentichiamo forse che siamo mammiferi? Che i seni hanno come primario compito quello di allattare, nutrire i cuccioli? Ma che diavolo! È mai possibile che una funzione così naturale sia sottoposta a censura? E questo mi sconvolge abbastanza, in quanto la censura, meno sbandierata, c’è anche da noi e non ce ne accorgiamo. Da quanto tempo non vedete un allattamento in tv? E magari se ne vedessimo uno ci sentiremmo a disagio? A me piacerebbe vederlo, senza malizia. L’ultima volta che mi è capitato ero in metropolitana. Una zingara rinseccolita tira fuori un piccolo seno cadente ed attaccandosi un bambino, gli da’ da mangiare. Io guardavo, mentre la gente distoglieva lo sguardo disgustata. Roba da farmi sentire maniaco. Ecco, ora dovete dirmi cosa c’era di eccitante o di diseducativo? Ci vedo solo tenerezza ed un intimo rapporto tra madre e figlio.Penso sia veramente il momento di ribellarci anche sulle piccole cose… Ma ora scusate che mi è venuta voglia di un bel bicchiere di latte caldo…