Kremuzio

Lasagna spaziale!


Non lo gridava Mazinga o Jeeg Robot! A proposito di spaghetti con le telline, c’è una notizia fresca e reidratata che arriva agli occhi dei lettori, ovvero che anche gli astronauti sulla stazione spaziale internazionale ISS mangeranno decentemente grazie agli italiani. Un giorno porteremo lassù anche i mandolini, ci scommetto… Ma scherzi a parte, fino ad ora lassù si mangiava cibo disidratato, una specie di fanghiglia dai vari ed avariati sapori, confezionata sotto vuoto in buste di plastica. Da un tubo si immette l’acqua e dopo aver massaggiato ed agitato l’impiastro, dal tubicino si succhia avidamente. Oppure si spreme in bocca come un dentifricio o come un tubetto dilatte condensato. Questo perché è pericoloso, a gravità zero, mangiare cose che potrebbero sbriciolarsi ed andarsi ad infilare in un delicato meccanismo o circuito. Senza gravità non c’è alto e basso, e tutto vola, per cui non si può mangiare in un piatto.
Dimenticate quelle scene di 2001 odissea nello spazio dove gli astronauti mangiavano in quei vassoi, con goduria per il palato, quelle pappine appiccicose pureiformi. In quel film c’era una gravità artificiale causata dalla rotazione di una parte dell’astronave. L’astronauta americana Sandra Magnus in visita in Italia ci rese edotti, in un incontro pubblico, come preparò un trito di cipolle per insaporire quegli strani pasti. Ovvero tenendo mani coltello e cipolle in una busta di plastica attaccata col nastro adesivo ad un tavolo. Immaginatevi la scena. Come se stesse facendolo sott’acqua, con tutto che vola o galleggia. Col rischio che magari scatti un allarme per cipolla aliena nel filtro dell’aria. E Tutti a piangere.Ma la notizia di ieri affermava che è pronto lasagne, parmigiana, risotto al pesto, caponata di melanzane, tiramisù. Cinque portate, dall'antipasto al dolce, disidratate, termostabilizzate e sterilizzate. Si chiama Space food (cibo spaziale), e lo chef è Davide Scabin. Cinque astronauti cavia hanno assaggiato i nuovi sapori e pare che siano buoni.Lo chef, con la sua società Combal.zero pare che ne abbia anche per noi. Anche se non è proprio come una canzoncina di 50 anni fa che diceva che nel 2000 si sarebbero mangiato pillole, le sperimentazioni vorrebbero farci andare oltre la nouvelle cousine, ma dato che evo ancora digerire tutti i frutti di mare che ho mangiato ieri, non vi spiego tute le cosine che vorrebbe farci mangiare. Mi limito a dire che probabilmente preferisco l’arrosto che ho cucinato oggi, sulla brace della carbonella. L’abbiamo proprio scampata bella? Aspettiamo per dirlo!