Kremuzio

Il gatto di Schroedinger (replica)


Tra le letture di questa estate, mi sono goduto “L’investigatore olistico Dirk Gently” del grande Douglas Adams.. Word ritiene che la parola “olistico” sia un errore e cerca di trasformarla in “solistico”. Per cui ritengo sia meglio dare la descrizione secondo Adams:“Il termine olistico si riferisce alla mia convinzione che il punto importante sia la interconnessione di tutte le cose. La soluzione di ogni problema va ricercata nel disegno e nello schema globale. Il rapporto fra cause ed effetti, spesso è più sottile di quanto noi, a una prima e sommaria visione del mondo fisico, saremmo naturalmente portati a supporre”E poi si passa alla spiegazione dell’esperimento del gatto:“E’ l’illustrazione del principio secondo cui ad un livello quantico tutti gli eventi sono governati da probabilità… Ad un livello quantico, quindi a tutti i livelli, anche se a un qualsiasi livello più elevato di quello subatomico l’effetto cumulativo di quelle probabilità, nel normale corso degli eventi, è indistinguibile dall’effetto delle rigide leggi fisiche…  Non solo gli eventi a livello quantico sono governati dalle probabilità, ma quelle probabilità non si risolvono mai in veri eventi fino a che non vengono misurate. O meglio, l’atto della misurazione provoca un crollo della forma d’onda della probabilità. Fino a quel momento tutti i possibili corsi di azione aperti, poniamo, ad un elettrone coesistono come forma d’onda di probabilità. Nulla è deciso. Fino a che non viene misurato.
L’idea che sta dietro il gatto di Schroedinger era quella di ipotizzare un sistema in cui si potessero considerare a livello macroscopico, diciamo pure ad un livello di quotidianità, gli effetti di un comportamento probabilistico a livello quantico. Immagina dunque di prendere un gatto e di rinchiuderlo in una scatola che puoi sigillare perfettamente. Sempre nella scatola ci metti un pezzetto di materiale radioattivo e una fiala di gas velenoso. Fai in modo che in un dato periodo di tempo ci sia esattamente il cinquanta per cento di possibilità che un atomo del frammento radioattivo si disintegri e liberi un elettrone. Se si disintegra provoca il rilascio del gas e uccide il gatto. Altrimenti il gatto vive. Cinquanta per cento. A seconda di un cinquanta per cento di possibilità che un solo atomo si disintegri o meno.
Per come la vedo io, il punto è questo: poiché la disintegrazione di un singolo atomo è un evento di livello quantico che non si risolverebbe mai in un senso o nell’altro fino a che non lo si osserva, e poiché non c’è osservazione finché non si apre la scatola per vedere se il gatto è vivo o morto, allora la conseguenza è davvero straordinaria.Fino a che non si apre la scatola, il gatto permane in uno stato indeterminato. La possibilità che sia vivo e la possibilità che sia morto sono due differenti forme d’onda sovrapposte l’una all’altra all’interno della scatola. Schroedinger propone questa idea per illustrare ciò che riteneva assurdo nella teoria quantistica.Cosa centra con l’agenzia investigativa? Alcuni ricercatori stavano conducendo proprio questo esperimento, ma quando aprirono la scatola, il gatto non era né morto né vivo, ma in effetti completamente scomparso, per cui mi chiamarono per indagare. Riuscii a dedurre che non era successo niente di particolarmente drammatico. Semplicemente il gatto, stufo di farsi rinchiudere ripetutamente nella scatola e di tanto in tanto di essere gassato, alla prima occasione aveva infilata la finestra. Per me fu questione di un minuto mettere una ciotola di latte vicino alla finestra e chiamare “Bernice” con voce invitante… “Bernice” era il nome del gatto, sai…Così il gatto tornò al suo posto. Una faccenda abbastanza semplice, ma a quanto pare produsse una certa impressione in alcuni ambienti e poi, come succede, una cosa tira l’altra e tutto è culminato nella brillante carriera che puoi vedere con i tuoi occhi…”Geniale!!!  http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_del_gatto_di_Schr%C3%B6dinger