Kremuzio

Siate squisiti, siate volgari...


Mi fa imbestialire quando sento una parola del genere. Come se non fossi abbastanza gentile e cortese in tutte le cose che faccio. Non ce n’è bisogno, che vi posso mandare a quel paese con il sorriso sulle labbra e con tanta, troppa gentilezza. Ed allora se qualcuno, di solito una persona giovane, inizia una domanda con “gentilmente…” divento sgarbato, ma proprio tanto. Figuratevi quando, per lavoro, le email che mi arrivano esordiscono con un “cortesemente, potrebbe…” eccetera. Faccio finta di non leggerle, anzi le butto nel cestino, o meglio prima le stampo, poi metto nel cestino l’email e strappo in mille pezzettini la carta stampata dopo essermici soffiato il naso, anche se non c’è niente da soffiare. E poi getto nell’umido, che non mi va di metterla al riciclo della carta. Meglio tirarne fuori concime.Lo so che sono esagerato, ma mi sono imparato che chi esordisce con un avverbio piagnucoloso, non è degno di essere ascoltato. Lo so che son pessimo e sono anche cafone, ma non riesco a cominciare un dialogo senza un saluto ed un per favore, o “scusa” o meglio “scusate”. Se mi vedeste ad alzare un dito e chiedere “cortesemente…” tagliatemelo.Poi se invece di dire “grazie” o ri-salutare, alla fine mi si sbatte un “gentilissimo!” in faccia, potrei anche picchiare. Questo superlativo quasi assoluto mi sa tanto di presa in giro. Perché, specie se mi si apostrofa così vuol dire che hanno cominciato il discorso col cortesemente e la cosa mi indispone e dimentico la gentilezza nella tasca bucata dei pantaloni, quella da cui cadono monetine, semi e scontrini appallottolati. Ci rimangono solo mezzi stuzzicadenti usati perché si impuntano nella trama delle tasche o direttamente nelle cosce quando mi siedo. E non so se terminare col gentilissimo sia meglio o peggio del saluto “cordialmente” o peggio “cordialità”! come sono fatte queste cordialità? Un bacio, un abbraccio una stretta di mano o un bicchierino di cordiale?E rimango senza gentilezza per tutta la giornata. E solo perché sono gentile non prendo la testa di chi mi sta di fronte per spiaccicarla al muro, e non la uso come un punchingball o come un vaso per le orchidee impiccato su un albero alto ed umido pieno di formiche rosse.Ditemelo pure, che sono esagitato e non ci sto con la testa, per prendermela tanto con queste persone molto, troppo educate, male, ma educate.“potreste gentilmente risolvere il problema” mi scrivono quasi tutti… No, non voglio risolvere problemi gentilmente. Sono come mr. Wolf e faccio il lavoro sporco, tramo nell’ombra e sono sgarbato quando risolvo problemi, perché più mi si chiede gentilmente e più capisco che il problema era stupido. Che troppo spesso ci si perde nei ghirigori delle frasi quando ci sarebbe voluto un cervello più attento ai particolari per non crearlo nemmeno, il problema. Vabbè ora basta. Vi ringrazio per aver cortesemente letto il mio blog ed avermi fatto sfogare.Gentilissimi.