Kremuzio

Tre spunti di discussione per il venerdì


Giornata di piccole considerazioni… Faccio così, quando ne ho di piccole, le accantono e me le considero insieme, giusto per impiegare un po’ di tempo in modo silenzioso.L’altro giorno mi arriva un foglietto in cui mi si dice che c’è una raccomandata per me alla posta. Praticamente mai visto il postino considerando che passa quando sono in ufficio, per cui devo dedicare quasi ogni settimana un’ora almeno all’ufficio postale per ritirarla. E già la cosa mi stressa… Sul foglietto c’è scritto che viene da Gorizia. Uhm. Conosco un paio di persone da quelle parti, e dato che sono amici, di solito mi telefonano se devono dirmi qualcosa. Non ho comprato niente ultimamente via web per cui non aspetto pacchetti o buste piene di bella mercanzia. Tasse o multe vengono sempre da Roma o al massimo da Fiumicino, e non mi risulta aver commesso infrazioni. Diciamo quindi che sarebbero potute essere solamente tasse da pagare, cosa che avviene fin troppo spesso. Ma da Gorizia? Il giorno dopo spreco il mio tempo alla posta con un briciolo di curiosità. L’uomo allo sportello va a cercare la busta e torna. Mi sembra di riconoscerla: Equitalia. Tacci loro, lo sapevo! Sulla busta addirittura c’è scritto che proviene da Venezia. Chiedo allo sportellista: “Si sono imparati, quei maledetti… Come mai da Gorizia e Venezia?” E lui dice “è un po’ che fanno così, che ci sono tanti che non le ritirano le raccomandate perché capiscono che sono tasse, per cui ogni tanto cambiano l’ufficio da cui le fanno partire…”. Capito?---o---Ieri sto tornando a casa e cammino per andare a prendere lo scooter parcheggiato. Sul marciapiede pieno di persone c’è un ragazzo alto con una scatola di scarpe in mano che ferma i passanti. Punto verso di lui e quello mi si para di fronte brandendo la scatola e fa: ”Un’offerta per i 100 giorni!” con un sorriso smagliante nonostante i denti sporchi e storti. Al che automaticamente rispondo, come al solito “Mi dispiace non ho spicci”. E vado oltre. Faccio una decina di passi e mi fermo a pensare, come folgorato… 100 giorni? Ma è la festicciola che si faceva all’ultimo anno di liceo 100 giorni prima dell’esame di maturità. Siamo all’inizio di luglio e tra cento giorni sarà metà ottobre (come passa il tempo…). Sento puzza di presa per i fondelli. Torno indietro. Mi si ripresenta il lungo ”Un’offerta per i 100 giorni!” . Lo guardo fisso nelle palle degli occhi e dico “Ma cento giorni de che?” e lui con un sorriso ancora più smagliante ed un alito da bibita energetica esclama con sincerità: “Er quattro partimo ed annamo a Praga!”… Limorté!---o---Ne parlavo l’altro giorno con un paio di colleghi… Non se ci avete fatto caso, sempre che siate persone che come me, piace bere attaccato al rubinetto. Specie dopo che innaffio i vasi o mi faccio la doccia, di modo che l’acqua si sia raffreddata senza sprecarla, vado in bagno apro e mi piego per bere sotto al getto d’acqua fresca. Mi ingozzo come uno struzzo. Mando giù sorsate copiose e le conto. Fino a 20. Probabilmente sarà circa mezzo litro. Bella, buona e fresca va giù che è uno spettacolo. Considerando anche che l’acqua di Roma è ottima anche se un po’ pesante, mi disseta allegramente. Però se la bevo dal rubinetto del bagno, anche se è alla fine dell’impianto idraulico, che prima passa dalla cucina. Ma l’acqua della cucina non ha lo stesso sapore. Forse che acquista bontà dai tubi casalinghi? La cosa è curiosa in quanto è una percezione oggettiva che trova riscontro tra i miei colleghi. Prima che me lo chiediate, non mi piace l’acqua che sta in frigorifero, non bevo acqua minerale come scelta eco-sociale e nei bicchieri mi scoccia. Mi devo attaccare al rubinetto e soddisfo le mie voglie…