Kremuzio

Parcheggi sessisti


Chi mi conosce sa che non sono maschilista, se non per un fatto, ovvero quelle delle donne al volante! :) Ora non dico che io so guidare benissimo, anzi per terrorizzare la gente mi sono comprato una coppola che metto in testa quando guido! Eppure ritengo che di media gli uomini guidino meglio, in barba alle statistiche delle assicurazioni che parlano di minori incidenti provocati dal gentil sesso. Anche forse perché di solito la polizza è a nome del maschio di casa, ma questa è un’altra storia.
Comunque, la notizia rilanciata ieri dice che in un paesino tedesco, tale Triberg, nella foresta nera, nelle cui vicinanze c’è l’orologio a cucù più grande del mondo, cosa di cui vanno estremamente e giustamente fieri… Beh, dato che c’è un piccolo parcheggio comunale, l’architetto che lo ha progettato, Mattias Huisman ha affermato che ci sono alcuni posti molto stretti e difficili da posteggiarci, per cui considerando che al contrario ce ne sono altri più spaziosi, ha consigliato il sindaco Gallo Strobel, di riservarli per le donne, visto che anche laggiù pensano che non sappiano far bene un parcheggio. Subito si sono elevate le proteste del mondo femminile. Il giornale Bild ha inviato sul posto una giornalista che per far vedere quanto non fosse vera l’affermazione sessista, ha parcheggiato in uno dei posti stretti la sua auto in tredici secondi. Il sindaco in persona ce ne ha messi un paio di più. Sarebbe inopportuno, forse, una volta vista la foto della giornalista, dire che forse non tutti i cromosomi X erano al posto giusto, in quanto mi ricorda un po’ il pugile russo di Rocky IV, quello del “ti spiezzo in due”, Ivan Drago…
Quella a sinistra è la donna giornalista, a destra il sindaco.Ma a parte le facili battute, diciamo che sono molte le donne che non si sentono a loro agio con i parcheggi, ma da qui a riservare posti per loro, ce ne vuole. Spero comunque che sotto la finestra dell’ufficio non consentano mai ai soli uomini di parcheggiare, perché spesso ci passo delle decine di minuti in allegria. Una volta una signora con una Punto ha fatto almeno una trentina di manovre, bloccando il traffico per cercare di entrare in un posto abbastanza spazioso. Purtroppo sembrava non muovesse mai il volante per cui andava avanti ed indietro con la stessa angolazione sperando in qualche scossa sismica che avvicinasse il marciapiede all’auto e non viceversa. Un paio di uomini che, gentilmente, invece dell’altra dozzina furibonda che inveiva, si offerse di fare la manovra o sollevare di peso la macchina per sistemarla bene, inutilmente. Eppure non è così difficile. Ricordo quella lezione di scuola guida tanti anni fa in cui mi venne spiegata la procedura per parcheggiare dal lato passeggero. Si posiziona l’auto parallela a quella parcheggiata già, dietro la quale ci si vuole infilare. Coni posteriori alla stessa altezza, o a culi affiancati. Poi si gira il volante tutto a destra e si fa retromarcia, fino al momento in cui si vede la targa posteriore del veicolo parcheggiato. Quindi si gira il volante tutto a sinistra e si continua in retromarcia. Ora come per magia ci si ritrova parcheggiato in modo perfetto, in due mosse come lo scacco al re nero, sempre che il volante o il cambio funzioni bene, o che non si siano rubati la terga di quell’auto che teniamo di mira nella procedura. E’ semplice.Purtroppo non mi venne spiegata la procedura simile per parcheggiare dal lato guidatore. Per questo, in tal caso la lascio in mezzo alla strada, storta. Ed esco dall’auto indossando una parrucca biondo platino che tengo per ogni evenienza nel cruscotto, sculettando vistosamente…