Non sono uno di quelli che la sera esce di casa quando è la bella stagione. Specie quando ho un progetto per la testa che mi acchiappa i neuroni, ed allora sto seduto al tavolino con fogli di carta e penne colorate. Ma non vi dico nulla di quello che mi bolle in pentola, lo farò in seguito. Ma oltre all’aria condizionata mi piace avere di sottofondo la tv accesa, sollevare lo sguardo di tanto in tanto e seguire qualche storiella semplice o truculenta, meglio se fantascientifica o paurosa. Però non faccio i conti con due cose: la tv digitale ed i palinsesti estivi.Già prese una per volta, queste due cose sono terribili, poi se le unite, è la fine. Ora con le centinaia di canali che ci sono, una volta che capisci che “non c’è una mazza da vedere” non ti dai per vinto, e continui a consumare i pulsanti dell’avanzamento canale. Ricordo quando avevo un bel telecomando a 16 canali. Da 1 a 16 in 4 secondi netti, in sequenza ed anche al contrario. Sapevo a memoria nel buio dove premere per il canale 13 o il 9, quelli più difficili. Ed erano risposte immediate, che davano soddisfazione. Oggi invece il tv ci pensa sopra, devi contare fino a 3, almeno. Pezzi di vita che se ne vanno. Ed il programma brutto fa ancora più male.
Televisioni estive
Non sono uno di quelli che la sera esce di casa quando è la bella stagione. Specie quando ho un progetto per la testa che mi acchiappa i neuroni, ed allora sto seduto al tavolino con fogli di carta e penne colorate. Ma non vi dico nulla di quello che mi bolle in pentola, lo farò in seguito. Ma oltre all’aria condizionata mi piace avere di sottofondo la tv accesa, sollevare lo sguardo di tanto in tanto e seguire qualche storiella semplice o truculenta, meglio se fantascientifica o paurosa. Però non faccio i conti con due cose: la tv digitale ed i palinsesti estivi.Già prese una per volta, queste due cose sono terribili, poi se le unite, è la fine. Ora con le centinaia di canali che ci sono, una volta che capisci che “non c’è una mazza da vedere” non ti dai per vinto, e continui a consumare i pulsanti dell’avanzamento canale. Ricordo quando avevo un bel telecomando a 16 canali. Da 1 a 16 in 4 secondi netti, in sequenza ed anche al contrario. Sapevo a memoria nel buio dove premere per il canale 13 o il 9, quelli più difficili. Ed erano risposte immediate, che davano soddisfazione. Oggi invece il tv ci pensa sopra, devi contare fino a 3, almeno. Pezzi di vita che se ne vanno. Ed il programma brutto fa ancora più male.