Kremuzio

Esplode la sigaretta elettronica: bufala?


Mi sa che c’è qualcosa dietro alla notizia di stampa. Si dice che un 25enne informatico, a Genova (o a Torino), passeggia con la sua e-cig, sta caricando di liquido il serbatoio, e questa esplode ferendolo agli occhi. Semplice infiammazione per uno schizzo di liquido a base di nicotina, anche se gli occhiali sarebbero volati in aria.  La cosa sembra plausibile, ma le informazioni sono ballerine e necessitano di una verifica.Analizziamo innanzitutto la parte tecnica. Cosa può esplodere? La batteria? Un condensatore? Di solito però non esplodono ma si rompono ed esce fuori un liquido, magari ad alta velocità, con un “pifff”. Oppure, vedendo lo schema, diciamo che la resistenza che scalda il liquido trasformandolo in vapore, potrebbe aver raggiunto una temperatura eccessiva, ed il gas sprigionato dalla combustione è uscito con una velocità eccessiva. Ma non sarà che qualcuno ci ha messo dentro una miccetta come facevo quando ero delinquente, per fare scherzetti di cattivo gusto agli amici fumatori? Guariniello ci sta lavorando sopra e vedremo cosa scoprirà la scientifica. Ma l’esplosione mi sembra molto strana. Cosa è successo a quelle notizie simili provenienti dagli Usa? Non si trovano più in quanto sono state declassate come bufale. Quindi c’è qualcosa sotto.
Stiamo assistendo forse ad una guerra tra le lobbies del tabacco e quelle della sigaretta elettronica? Si stanno aprendo sempre più negozi in franchising che offrono queste nuove sigarette cinesi col marchio CE, e vedo che ci sono un sacco di clienti al loro interno. Che comprino o no, non mi è dato saperlo, ma i colleghi che vedo fumarle, dopo un po’ tornano a quelle normali. Sarà per la paura della novità, sarà per la differente soddisfazione o l’abitudine, ma quel che vedo mi da’ da pensare.Probabilmente non è solo tenere in bocca una cannuccia come un chupachups, c’è davvero dell’altro, come la quantità di nicotina che viene ingerita, la cedevolezza della carta del filtro, il calore del fumo. Non saprei, ho smesso da 20 anni e non ho alcun interesse a ricascarci, anzi…
Ma capisco che togliere anche una piccola fetta di mercato alle multinazionali del tabacco, voglia dire un’enorme quantità di soldi in meno. E sappiamo come, nel passato, sono stati fatti dei veri e propri lavaggi del cervello per instillare nella mente del consumatore col vizio del fumo, che non fa male, nonostante i milioni di casi di malattie. Mi viene in mente allora che, d’accordo che ci possa essere un malfunzionamento di un esemplare difettoso, ma nei termini che ci dice il giornale? Le batterie, come anche nei famosi casi che hanno come oggetto i cellulari, non esplodono se non sotto carica. E come in quei casi, ad essere incriminate sono le produzioni cinesi. Se quindi la notizia è vera, potrei anche pensare che si tratti di un sabotaggio. O anche di particolari mancanti. Fa più comodo, per la comprensione di un fatto, parlare semplicemente di esplosione piuttosto che di un surriscaldamento. Più semplice la notizia per un pubblico semplice e migliore l’effetto che fa. Specie se si tratta di intimorire i possibili acquirenti del nuovo gadget. L'uomo comune sa che una cosa elettrica o esplode o ti da' una scossa.Magari sapessimo il nome della vittima potremmo saperne di più. Intanto in quel negozio a Genova, fonte della sigaretta mal funzionante, sono stati sequestrati 3000 kit difettosi (o almeno così direbbero i NAS) e questo starebbe a significare, se vero, che i controlli fatti per l’affissione del marchio di qualità CE, sono fatti così tanto per fare, magari dopo qualche bustarella.Per il momento, da quel che trapela, rimango dell’idea si tratti di una bufala di due mesi fa (l'articolo ri-cicciato in questi giorni ebbe origine il 28 dicembre per un fatto accaduto 3 giorni prima) con una confusione tra Torino e Genova…  Semplice confusione di fatti seguito da un copiaincolla frenetico? Staremo a vedere…