Kremuzio

Chiede il divorzio perché il marito è un ufomaniaco!


O ufomane che dir si voglia, almeno in questo caso. In pratica i fatti sono i seguenti. In una coppia piemontese, lui si è interessato agli alieni credendoci fermamente, e si è unito ad una setta di contattisti che fanno della presenza di extraterrestri in mezzo a noi il loro credo. La setta esoterica-contattista è di base a Torino. Fin qui sembra una delle tante storie di ragazzi che vengono plagiati da sedicenti santoni, ma c’è di fondo un discorso ben più vasto. L’uomo avrebbe anche cercato di introdurre i suoi figli in quell’ambiente un po’ strano, anche invitando alcuni personaggi nella sua abitazione. Il marito invece rinfaccia alla moglie di non aver capito l’importanza di quella associazione, più seria di quanto non sembri, e di averlo infangato parlandone male. La separazione va avanti dal 2011, dopo che lei è scappata con i figli in Toscana, per allontanarsi da quell’ambiente settario. Ora c’è la causa legale, che il 21 giugno deciderà delle sorti della famiglia ormai in frantumi.
 Tanto per cominciare, nei titoli di questa notizia sui vari giornali, si fa riferimento ad un “lui” ufologo. E questo non è esatto in quanto l’ufologia è un’altra cosa. Poi c’è quel delicato rapporto marito-moglie che dovrebbe basarsi sulla comprensione dell’altro, a partire da un più che ovvio conoscersi prima del matrimonio, anche se si è contrari a scelte politiche o sociali diverse, non è affatto secondario l’eventuale scontro sui grandi perché della vita. Ad esempio, un lui ateo ed una lei bigotta, non può sussistere senza una violenza almeno verbale.Ho sentito alcuni racconti di vita matrimoniale di miei amici-colleghi ufologi che hanno avuto alcuni scontri con le rispettive mogli. La convivenza con una donna, quando si tratta di passioni di questo tipo, viene messa a dura prova. Io posso dire che la vita di uno che studia questo fenomeno può essere complicata. A partire dal fatto che ti possono telefonare (se hai il numero di telefono pubblico) anche in piena notte per avvertirti di aver visto una luce misteriosa. E non è piacevole. Parecchi anni fa avevo il mio telefono tra i numeri utili sul giornale “il Messaggero” come segreteria telefonica ufologica e mi telefonavano in molti sia per scherzi che per comunicazioni serie. Dovrei avere ancora un paio di cassette registrate d un articolo sul giornale con una mia intervista. Poi c’è la questione delle inchieste, per le quali ti puoi mettere in cammino durante il weekend (anche in giorni lavorativi) per raggiungere nella tua regione quei testimoni di avvistamenti con una certa stranezza, magari anche per fare accertamenti, misurazioni e raccolta di tracce per un ipotetico atterraggio ed incontro ravvicinato. Ed io in questo sono abbastanza pigro, ma molti miei colleghi in questo sono dei professionisti… Neanche lo facessero a pagamento!, ma le passioni, si sa, sanno essere irrefrenabili.
 Vogliamo parlare poi delle scartoffie, dei files, dei faldoni che riempiono metri cubi di prezioso spazio dentro casa di ritagli e resoconti di indagini? Quante volte si è litigato perché nello spazio rubato da una libreria ci si sarebbe potuto mettere un armadio per i vestiti? E le collezioni di libri… Per chi ne ha svariati centinaia con i relativi doppioni da scambiare e rivendere, ecco che le pareti non bastano. Se poi uno fa anche collezione di gadgets, pupazzetti, giochi e di tutto quello che ricorda un disco volante, allora o riservi una camera al tuo hobby, chiudi la porta quattro mandate e ti leghi la chiave al collo come un qualsiasi Barbablù, o ti compri un box asciutto dove stivare il materiale sperando che non si inumidisca o, peggio, vada a fuoco.
Ci sono le mogli che resistono e magari si fanno anche influenzare dal marito, e quelle che divorziano, magari dicendo che avrebbero preferito essere cornificate da un amante zoccola piuttosto che da un disco volante.