Kremuzio

Ikea e la torta ai colibatteri fecali


Che i cinesi protestino per la mancanza di igiene, è già una notizia che ha del clamoroso. Che lo facciano nei confronti di una società svedese, poi, sa un po’ di rivincita, ma deve essere vero senza ombra di dubbio, dato che l’Ikea ha ritirato dal commercio le sue torte ai colibatteri fecali.Le informazioni che giungono ci avvertono anche che tutto quel marrone delle torte dovrebbe essere cioccolato, seppure le analisi batteriologiche dicano altro.Il blocco della produzione è stata decisa dopo che ben 1800 torte croccanti al cioccolato denominate chokolatkrokant, con la dolcezza della lingua originale, sono state analizzate e trovate positive a quegli importanti ed utili batteri (se situati nel posto giusto, ovvero nell'intestino).
Ma la Cina pare non sia nuova a queste azioni, anche se da poco, ha già bloccato e distrutto tonnellate di formaggio cremoso e barrette al cioccolato provenienti dall’Europa. Sarei curioso di sapere che fine abbia fatto la merce distrutta, considerata la furbizia che contraddistingue i cinesi, sarei anche pronto a scommettere di rivedere quella merce trasformata in saporiti giocattoli o telefonini sugarless da esportazione.E’ comunque un fatto grave che la grande fabbrica di mobili svedese si sia imbattuta in un autogol di queste dimensioni. Sinceramente, non ho mai comprato nulla da mangiare in quella catena, nonostante mi dicano che le polpettine siano buone, ho come l’impressione che tutto il truciolato che compone quei mobili possa in qualche modo finire nell'impasto. Anche se mi garantiscono sia invece carne di cavallo. Come non mi convincerebbero ipotetici tortellini Grundig, tanto per dire una marca che non c’entra niente con il cibo.Un discorso a parte merita quella vecchia accusa rivolta al loro presidente di essere stato nazista, cosa che valeva un bel boicottaggio.Ma i colibatteri no, è troppo. E se questi organismi si trovano nella roba da mangiare, figuriamoci cosa si potrebbe trovare nei mobili, sempre che gli ftalati e le vernici tossiche non disinfettino per benino il simil-legno impiallacciato. Come ci sono finiti nella cioccolata? Potrebbe essere facile immaginarlo. Marrone per marrone, basta andare al bagno e, dopo aver usato la carta igienica, non lavarsi bene. Ricordo un documentario nel quale facevano vedere come alcuni adolescenti non troppo puliti, ad un’analisi del cuoio capelluto veniva rilevata la presenza degli stessi batteri svedesi. Bastava per questo andare in bagno e grattarsi la testa.   Fortunatamente, dicono, la percentuale di batteri fecali è bassa, probabilmente minore di quella che siamo abituati ad ingurgitare con qualche schizzo di acqua di mare, per cui non dovremmo aver troppa paura.Ma non vedrò più con gli stessi occhi quelle cacone delle mie librerie. Penso che le sposterò al bagno, come faceva D’Annunzio.