Kremuzio

Le maledizioni del mercoledì


Oggi è mercoledì, e questo, per chi va a lavorare, a Roma, è giorno di tregenda. Fino ad un paio di mesi fa non era così, si circolava abbastanza normalmente, per un semplice motivo: le udienze papali che si svolgevano nella mattinata di questo giorno della settimana, non erano così ricercate, quando c’era Ratzinger. E noialtri lavoratori che viaggiavano verso il centro, non subivamo pesanti ritardi.Ora invece è cambiata la situazione. Il mercoledì diventa un giorno da leoni per chi viaggia verso il lungotevere. Il caos, seguendo il percorso che faccio io, inizia da Testaccio, o dalla Piramide, e già quella zona ti frena con una serie di passaggi pedonali con semaforo annesso per quei pochi padroni  pensionati di cani che li portano a pisciare ai giardinetti. Due padroni e due cani = 2 minuti di ritardo.Ma il lungotevere, a ben vedere dall’alto e dalla carreggiata, è tutta una sinuosa striscia di asfalto e buche e mezzi sampietrini e tombini storti, che si svolge restringendosi ed allargandosi con un ritmo a sorpresa per chi non lo conosce, ma ben congruo per gli habitué.Ed acceleri e deceleri per colpa di chi vuole parcheggiare, uscire dal parcheggio, litigare, zigzagare, guardare le turiste eccetera. Ed inoltre, la cosa peggiore è che si riversano sulle stesse piccole strade, pullman di pellegrini. Tutti a vedere il nuovo papa! Ritengo che i viaggi organizzati per le udienze papali siano una delle calamità bibliche che più ci avvelena i polmoni ed il cervello. Non mi metto a pesare le tonnellate di CO2 e di polveri sottili emesse. Dovrebbe bastare la puzza e l’intasamento delle vie aeree che ci fanno tossire per tutto il giorno, a ricordarcelo.
Considerato che il nuovo papa Francesco predica l’umiltà e la povertà, dovrebbe anche dire ai pellegrini che vengono a trovarlo, che riscoprissero anche loro gli stessi valori.Venite a piedi!Prendete esempio dai santi e pellegrini del passato. Vestitevi di saio e bastone e conchiglia da mettere al collo e viaggiate per la via Francigena a piedi, o in bicicletta. Eviterete così di beccarvi centinaia di migliaia di maledizioni che alla fine fanno male, lo so. Le forme-pensiero negative che possono calare su di voi, accentuate dallo stress, possono trasformarsi in malocchio, fatture, in quanto strutture mentali energetiche che si solidificano e mutano in qualcosa di brutto. Alla fine mentre entrate in piazza S.Pietro comincia a suonare il metal detector e verrete ispezionati corporalmente da poliziotti rudi e virili e curiosi di tastarvi in mezzo alle gambe per vedere se avete indossato bombe o pistole. Rischiate di sentirvi presenze importanti dietro le spalle nella calca ed accorgervi di non avere più il portafogli. Potete ricevere in testa deiezioni da gabbiani con la diarrea. Poi potreste accorgervi che l’autista si è ubriacato, ed oltre ad aver vomitato sul cruscotto, si è anche addormentato e gli hanno rubato le gomme ed il calendario con le donne nude, per cui è arrabbiatissimo!
Date retta a me, andate a piedi, almeno dentro Roma, così capirete cosa significa fare i veri pellegrini, acquisire grazie, respirare aria piena di smog, calpestare cacche di cani e non beccarvi una serie di vaffa da caricarvi di così tante maledizioni che neanche l’esorcista più potente potrà salvarvi dalla dannazione eterna!Oltretutto, mica ogni volta ci sono le Femen che si spogliano...