Kremuzio

Facciamoci multare dalla vigilessa sexy


Sugli spazi di pubblicità elettorale romani cominciano ad apparire i bei faccioni di coloro che vogliono diventare sindaco, ma a Roma non si parla d’altro che di Ornella Roddi, la sexy vigilessa… Lavora nel XIII gruppo della polizia municipale, ma non nasce come vigilessa, bensì come fotomodella. Solo che il destino l’ha portata da qualche comparsata in tv, agli onori della cronaca dopo aver vinto meritatamente un concorso per vigile urbano. Ma non ha rinunciato al suo primo lavoro. Secondo però il suo comandante, questo non va d’accordo con le regole della polizia urbana.
Il sindacato è dalla parte di Ornella, in quanto il regolamento viene definito “assurdo” dato che un conto è il comportamento del vigile in divisa, un altro quello di quando la divisa se la toglie, come in questo caso…Ma la vita “artistica” della vigilessa, nasce con un discreto successo nel 1998, quando partecipa a Miss Italia fino alla finale di Miss Universo nel 2002 dopo alcune vittorie in concorsi meno clamorosi.Lo “scandalo” che la sta facendo diventare famosa è però cominciato l’11 marzo scorso, quando un articolo su Repubblica ha causato un rimbalzare di notizie sui social network, dove comincia ad essere offesa ed additata come poco seria, dedita ad un secondo lavoro. In molti vogliono la sua testa (e non solo quella). Lei risponde con un comunicato in cui dimostra come tutte le sue attività siano state svolte dopo aver chiesto il permesso. Nel corpo dei vigili da 14 anni, richiesto e concesso il part-time verticale, paga rispettosamente le tasse sui due lavori, senza togliere tempo alla sua occupazione che svolge nel rispetto del dovere.
 Ma il casino è nato negli ultimi tempi, ricicciando fuori a sorpresa. E scopriamo che le foto che la ritraggono in pose plastiche ed epidermiche risalgono a 10 anni fa! Pensate che nel 2006 venne persino invitata a Porta a Porta da quel provolone di Vespa, per parlare del part-time.Possiamo quindi immaginare che negli ultimi tempi non ci siano state più foto artistiche, e la cosa ci riempie di sdegno, a causa della severità degli ambienti polizieschi-municipali. Girando per le strade dell’Urbe, sarebbe meglio gettare un occhio sulle vigilesse, accennare qualche infrazione al codice della strada e trattare sulla multa. Sono sicuro che la bontà di questa lavoratrice possa uscir fuori e stracciare la contravvenzione. In cambio potremmo richiederle un autografo, o meglio una foto firmata. Chissà come la prenderebbe.