Kremuzio

Arriva la “cura del vampiro” ed i capelli ricrescono!


Quando gli italiani e gli israeliani ci si mettono, ecco che la loro scienza tifa fuori cose strabilianti, almeno per chi soffre di calvizie. Quando pomate o lozioni o massaggi non funzionano, prima di ricorrere alle cure di un chirurgo che vi pianti sotto il cuoio capelluto tanti ciuffetti di capelli che vi fa sentire come un bambolotto modello cicciobello, con i capellini tutti in fila come filari di vite.Il nome che hanno affibbiato alla cura è tutto un programma, anche se invece della cura del vampiro avrei scelto un nome più acconcio come la cura dell’auto-vampiro, in quanto tecnicamente consiste nella somministrazione di iniezioni di plasma arricchito di piastrine del sangue prelevato ai pazienti stessi. Questo arricchimento sottocutaneo andrebbe a stimolare i bulbi deboli portandoli a rafforzarsi ed a far ricrescere bei capelli.
Ce lo dice il British Journal of Dermatology. Ma non è che se uno si fa male, può prendere li sangue e farsi un rosso shampoo. Così non vale. Intanto c’è da fare questo arricchimento delle piastrine (Prp, platelet-rich plasma o plasma arricchito di piastrine), e poi si deve reiniettare. La cosa non mi piace, almeno nella descrizione. Penso che mi lascerò cadere naturalmente i capelli. Ma approfondiamo: il portavoce del progetto è Fabio Rinaldi della International Hair Research Foundation di Brescia, che ci dice che il Prp stimolerebbe le staminali sottocutanee presenti nei bulbi piliferi che ci sono ancora, inducendoli a produrre capelli. Dopo 1-2 mesi già si dovrebbe avvertire la ricrescita che avrà il culmine dopo circa 6 mesi. Poi tutti dal barbiere.I volontari che si sono sottoposti al trattamento sono stati 45 tra donne e uomini, e gli esperimenti hanno dato un buon esito. Dopo 3 trattamenti in 12 mesi, la ricrescita è stata “significativa”. Non è dato sapere, ancora, se ci saranno controindicazioni o effetti collaterali vistosi. Penso ci sia da aspettarceli. Dopotutto, perché il nome così orrorifico dato alla cura? Giungono indiscrezioni da un paio di questi pazienti che hanno accusato alcuni cambiamenti nell’umore e nelle abitudini. A cominciare da un’improvvisa voglia di mordere colli nudi, all’acquolina in bocca quando si vede passare per le strade un furgone dell’Avis, al formicolio gengivale in corrispondenza dei canini. Ben più grave la fotofobia per la quale i pazienti hanno dovuto cambiare lavoro. Ora sono tutti guardiani notturni.Un paio di loro hanno addirittura modificato la sistemazione del letto, pare si siano trasferiti in cantina e riposino in una specie di sacello in truciolato durante le ore di luce solare, ma in un’intervista hanno comunque affermato che “ora dormono molto meglio”.  
Ma è lo scotto che bisogna pagare. Avete mai visto un vampiro o una vampira senza capelli lunghi e folti? (Nosferatu non fa testo)