Kremuzio

Le mezze stagioni non sono mai esistite!


Siamo sicuri che una volta c’erano? Diciamo sempre che non ci sono più, dando per scontato che quando eravamo giovani ci godevamo allegramente le primavere e gli autunni. Ma mi sorge il dubbio, se dovessi essere sincero.Proprio oggi che piove ed ho chiuso la finestra che mi arriva una botta di aria fredda sulla noce del capocollo, ci stavo pensando, considerando che ieri sudavo come un maiale ed il giorno prima come un maiale accaldato.Allora se si fanno un po’ di ricerche, vediamo che forse non era proprio così, o almeno c’era chi, tempo fa, si lamentava per gli sbalzi meteo eccessivi quando non ci sarebbero dovuti essere.Un esempio? Nello Zibaldone di Giacomo Leopardi possiamo leggere nel paragrafo [4241-4242] dove viene riportata una lettera di tale Magalotti, scritta il 9 febbraio 1683 che diceva:“Egli è pur certo che l’ordine antico delle stagioni par che vada pervertendosi. Qui in Italia è voce e querela comune che i mezzi tempi non vi son più, e in questo smarrimento di confini, non vi è dubbio che il freddo  acquista terreno.”Ma siamo noi ad essere lamentoni o c’è una motivazione scientifica e climatica di fondo? Dicono che i paesi del Mediterraneo devono sopportare due tipi di circolazione d’aria, che guarda caso sono una tipicamente estiva ed una tipicamente invernale, con periodi di transizione che vanno dalle due alle tre settimane.Però adesso siamo abituati a sentir parlare di anticicloni, di fronti d’aria calda o fredda che passano, rompono e ci danno modo di lamentarci.Poi vabbè, c’è l’effetto serra, l’aumento dell’energia che estremizza il freddo ed il caldo, senza contare anche il fatto che non siamo capaci più di regolarci e di sopportare i momenti difficili, abituati come siamo a far uso di climatizzatori, che ovviamente aumentano l’inquinamento aumentando le energie in gioco di cui prima.
E ci avviamo verso l’estate passando per una mezza stagione che da qualche settimana ci fa fare ginnastica a forza di mettere e togliere abiti invernali ed estivi dall’armadio, che a forza di arrampicamenti si rischia anche lo strappo e l’ingurgitamento di quel che rimane delle palline di naftalina, neanche fossimo emuli di Eta Beta. Allora capiamolo una buona volta per tutte. Le mezze stagioni non ci sono e non ci sono mai state, o al massimo sono nei nostri ricordi appannati, quando eravamo molto ben abituati a soffrire senza l’ausilio di macchinari tecnologici che ci hanno fatto dimenticare l’uso della termoregolazione interna, quella che ci faceva sudare o rabbrividire quel tanto che ci consentiva di non soffrire.E principalmente di non lamentarci!