Kremuzio

Foto, soggetti ed inquadrature (souvenir d'Italie)


Non so se farmi pagare delle royalties per la mia immagine rubata da un sacco di persone quasi a mia insaputa. Magari, se qualcuno di voi è passato per Roma ed è andato a fare il turista a piazza S.Pietro, se controlla bene nelle foto, forse mi ci vede. Di solito sono vestito con un giaccone verde scuro, sguardo immerso nei pensieri, pezzo di pizza rossa in mano e passo spedito. Molte volte mi trovate in primo o primissimo piano, ma credo sempre a fuoco.
Il fatto è questo. All’ora di pranzo o meglio durante le ore di pausa, che sono ben due, mi faccio lunghe e ricche passeggiate dalle parti del colonnato, ricordando quando ero ragazzino e là sotto ci giocavamo a pallone. In mezzo alla piazza no, che era un enorme parcheggio. Dopo aver preso un pezzo di pizza rossa da un fornaio chiamato “dalle trucide” il perché lo so io, con questo fardello saporito ed unto vado ad ingerire calorie e bruciarne altrettanto.Di questi tempi, e sempre più, la zona è sovrappopolata da fauna turistica, attorniata da altra fauna rompipalle che cerca di vendere qualcosa ai turisti, dalla cartoline ai souvenir fatti a Napoli ed in Cina, all’offerta di tour turistici da parte di indianoidi e stranieri che dicono di sapere tutto della Cappella Sistina, a vecchi sdentati che vi dicono che nella trattoria là si mangia benissimo alla romana pizza spaghetti e lasagna surgelati ma cotti al microonde, con parlata americana ed altre fantozzate.Ed in mezzo a queste migliaia di brulicanti persone, mi incammino invisibilmente pensando ai fatti miei e sbirciando le turiste più carine e meno vestite, e  mi accorgo che mi stanno facendo fotografie.Per essere preciso, non è che mi scelgono come soggetto, solo che capito nello spazio ripreso dall’obbiettivo mentre stanno prendendo immagini dei loro amici/amiche in posa divertita, sexy e turistica. All’ombra del cupolone, delle colonne e delle fontane. Ma giuro non lo faccio apposta. Una volta quando vedevo una giapponese in posa con le dita a V ed un’altra che prendeva la mira, mi fermavo ed aspettavo.
Ora me ne frego.Che se dovessi aspettare tutti quelli che scattano foto, dopo rapidi calcoli, se immaginiamo 10 secondi per la premuta del pulsante una volta scelta l’angolazione e la posa, perderei almeno 1000 secondi ogni volta, almeno un quarto d’ora o forse più. Che se si vedessero tutti i raggi d’azione di tablet e cellulari in preda alle raffiche di foto, ci sarebbe un reticolato off limits che neanche nei film di mission impossible!Ed allora vi pare che io mi metta ad aspettare i porci comodi dei turisti che si mettono a riprendere immagini di cose stupide, dal piccione ubriaco alla cacca di cane? Non sia mai. Ed eccomi nelle foto di tutti quelli che incontro!Mi rimane un cruccio però, considerando che sempre più turiste si scattano dei selfie da sole o in compagnia, devo affinare la mia presenzialità passando per caso dietro le teste di costoro, magari ammiccando o accennando smorfie, da bravo vecchio brontolone.