Kremuzio

Ricordi superstar pasquali


Come in tutte le Pasque torna in televisione ed anche in teatro il grande musical Jesus Christ Superstar, che a quelli della mia generazione ritorna prepotentemente alla memoria. Ricordo benissimo il doppio LP con le ottime musiche di Andrew Lloyd Webber. Un vero capolavoro, anche se la storia la conoscevamo già, c’erano atmosfere hippies e pacifiste ambientate in uno pseudo deserto palestinese con scenografie tra l’antico ed il moderno, godibilissime.
A quel tempo, nel 1973, le ragazze della mia classe si erano imparate a memoria le canzoni, tutte, e le cantavano durante le ricreazioni ed alcune ore di lezione noiose. A noi maschietti piaceva canticchiarne alcune con Caifa ed Erode, personaggi ben più pittoreschi del povero Gesù che sembra fare una parte secondaria nella storia. Storia che vede, a posteriori, come protagonista Giuda, che guarda caso è un nero. Cosa che fece imbestialire abbastanza i progressisti dei diritti umani. Qualche noiosa canzone, seppur bellina, tristemente cantata da alcune attrici, ed alcuni episodi di prorompente vitalità con balletti saltellanti con protagoniste procaci e discinte, giusto per attirare l’attenzione in un ambiente gay e quasi trans.Un discorso a parte merita l’attore nel ruolo di Pietro, l’attore Paul Thomas, diventato famoso in seguito per altre interpretazioni che lo vedono all’opera in ruoli ben diversi, quelli dell’attore ed in seguito del regista porno.
Ma come bel ricordo mi viene in mente di quella volta che in gita a Londra con la classe, in quella lontana vacanza pasquale a Londra (non ricordo l’anno, tra il 74 ed il 76), decidemmo, invece di giocarci i soldi alle slot machines o fare shopping in Carnaby Street, di recarci ad assistere all'opera proprio nel teatro dove gli attori originali dello spettacolo, invece che del film, urlavano le loro canzoni senza gli scenari aperti della pellicola.Che avremmo anche potuto ascoltare se le nostre beneamate compagne non si fossero portate le parole delle canzoni e facendo un gruppetto a parte riuscivano quasi a coprire l’amplificazione con le loro vocine adolescenti in coro.Comunque alla fine, era meglio il film.E consci di questo, una volta finita la recita, come al solito non si sa da dove fosse comparso un pallone, ci mettemmo a giocare a calcio in mezzo a Piccadilly Circus.