Kremuzio

I 50 anni della Nutella


A me la Nutella non piaceva… Ricordo benissimo la prima volta che la mangiai, e non è un buon ricordo: gita scolastica in pullman verso l’Umbria, facevo le elementari, quindi diciamo metà degli anni ’60. Viene distribuito come merendina pomeridiana di ritorno a casa, quella piccola vaschetta di plastica con palettina pieno di quella cioccolata. Saranno state le troppe curve, la banana spiaccicata, l’acqua nella bottiglietta di plastica (che a quei tempi dava un sapore insopportabile) oppure la ciriola con frittata del pranzo al sacco, ma mi venne una nausea tale da costringere il pullman a fermarsi per farmi vomitare in santa pace sul bordo della strada. Da quel momento aborrii la Nutella.Così quella crema spalmabile di cioccolato alle nocciole divenne tabù per me, che ero però un grande consumatore di tavolette di cioccolata, cioccolatini, tazze di cioccolato, squisiti gianduiotti al punto tale che mi sono reso conto di non poterne fare a meno, fino a ritenere che questo squisito nettare sia la seconda cosa più bella al mondo.
Poi non so come ci fu un’esplosione mediatica che mi vide pensieroso, probabilmente a causa del film “Bianca” di Nanni Moretti in cui lui, nudo, si nasconde dietro un gigantesco barattolone della crema in oggetto, e ne attinge a piene coltellate. Da qui capisco quanto sia diventato un rifugio per le frustrazioni, un’oasi di serenità papillare spalmabile nonostante il disgusto che una simile immagine dovrebbe evocare.Ed in questi giorni si festeggiano i 50 anni della produzione di questo geniale prodotto italiano, esportato e benvoluto in tutto il mondo, che ha avuto i suoi pro ed i suoi contro, specialmente quando l’olio di palma, che è nella ricetta, è stato accusato di provocare gravi danni al sistema cardiaco. Adesso esce addirittura il francobollo commemorativo di Poste Italiane la cui emissione ne festeggia l’evento storico. La cosa mi incuriosisce non solocome collezionista, poiché vorrei proprio sapere, a leccarlo, che sapore abbia…