Kremuzio

Quando scappa sono dolori...


La prossima volta che non trovate un bagno pubblico, pensate a chi sta peggio, addirittura per lavoro… Pensate che in Thailandia chi lavora per le aziende di trasporto pubbliche è costretto a fare dei turni massacranti, perfino di 16 ore al giorno, e dato che non ci sono pause al punto di poter andare in bagno (possibile non ci siano bagni pubblici in strada?) i lavoratori sono costretti ad indossare pannoloni.Ora non capisco bene come possano essere arrivati a questo punto, considerando che non è che ci voglia poi tanto, almeno per gli uomini, a farla in un angoletto. Basta guardarsi intorno nel nostro bel paese, ed ogni tanto ci si può imbattere in qualcuno che, cercando di nascondersi alla bell’e meglio dietro un albero, anche in zone trafficate. Dopotutto si tratta di un’esigenza fisiologica, e non tutti sono dell’idea di andare in un bar, consumare e poi sentirsi dire che il bagno non funziona. Considerando la mancanza di orinatoi o di bagni chimici che sembrano esserci solo per grandi manifestazioni, di alternative ce ne sono poche. Come farla agli angoletti o nelle strade con tante auto parcheggiate.Basta annusare in giro per scoprire quali sono le zone più indicate.Che poi le zone sembrano essere quelle centrali ad essere più irrorate. Ci sono certe strade qui intorno dove a volte non capisci quando la facciano, fatto sta che devi anche stare attento a camminare tra le auto parcheggiate per non fare maleodoranti incontri.In Thailandia sono più educati, ed invece di farla selvaggiamente alla dove capita, si mettono i pannoloni. Sembrerebbe tutto risolto così, ma molti e molte stanno denunciando problemi seri. A partire dal reprimere lo stimolo, fino alla scarsa igiene, che scatenano infezioni alle vie urinarie.Giusto in un paese asiatico può esserci un problema del genere. Vorrei vedere da noi quanti scioperi e manifestazioni potrebbero scatenarsi. E tutto per una scarsa apertura mentale di chi decide cosa costruire e dove. Ormai chiunque sa quanto manchino posti pubblici possibilmente gratuiti nelle grandi città. A Roma poi basterebbe vedere cosa accade alla stazione Termini dove l’accesso ai bagni è subordinato ad un biglietto di 1 euro, con dei modernissimi tornelli costati chissà quanto, e la cosa la reputo scandalosa. Le alternative civili quali sono? Andare in un bar? Entrare in un grande magazzino? Entrare in un treno fermo? Farla in strada? Farla in una bottiglia ed abbandonarla?Poi non meravigliamoci se si sente una puzza estrema in zone battute, ma non è che si tratta di un vizio quello di doverla fare. Quando scappa, scappa…