Kremuzio

Apartheid sessuale sulla metro: è giusta?


Se fossimo tutti brave persone, probabilmente risulterebbe essere una barbarie sociale, ma si parla tanto di violenza sulle donne, specie in quei momenti in cui sembra non si parli d’altro, come in questi giorni. E seppure faccia scalpore la notizia, in moltissime ritengono che quanto stanno facendo in Brasile sia più che giusto. Si tratta dei vagoni rosa della metropolitana.Il Carro Exclusivo para mulheres come si chiama ufficialmente, è stato istituito l’8 marzo 2008 per far sì che nei vagoni della metro non ci fossero molestie, mani morte e strusciamenti da parte dei viaggiatori maniaci. E pare che questa sia una cosa molto diffusa in quei luoghi, ed in questo caso non ci sono discriminazioni di tipo religiose o razziali. In questo caso. Per cui potremmo plaudire all’iniziativa e magari sperare che questo possa accadere anche per le nostre metro ed autobus.
Un po’ come si faceva durante li periodo dell’apartheid verso i neri negli Stati Uniti anni 50 o nel Sudafrica pre-Mandela. Orribile in questi casi. Però non a tutti l’iniziativa era piaciuta, al punto tale che una manifestazione ebbe luogo tempo fa, quando alcuni gruppi di persone si sistemarono incolonnati su di una banchina. I gruppi avevano dei contrassegni ordinati: Neri, gay, stranieri, uomini, donne, per urlare la loro contrarietà a qualsiasi tipo di ghettizzazione.In Pakistan ci sono invece i pullman “Special Ladies”, nel paese dove le donne sono tra le più violentate (terzo in classifica dopo Afghanistan e Congo), ed in Giappone fin dal 2000 ci sono carrozze della metro riservate alle donne. Anche laggiù la molestia verso le donne è una vera e propria piaga, in quanto pare che le vittime da parte di maschi “ubriachi” siano due terzi della popolazione femminile tra i 20 ed i 30 anni. Ma lì la tradizione è ancora più antica, in quanto le carrozze del trasporto pubblico erano separate fin dal 1912 durante l’ora di punta per separare gli studenti dalle studentesse. Però c’è da dire che per i maniaci incalliti c’è un rimedio. Dal 2006 è attivo il train café che parte ogni ora dalla stazione di Ikebukuro ed arriva a Meguro, ed è riservato proprio agli incalliti della manomorta. Si deve far parte di un club per salirci, pagando 41 euro di tasse. Il percorso dura un’ora ed una tazza di the costa 16 euro. Però durante il tragitto puoi toccare le viaggiatrici, che sono tutte professioniste, pagate apposta per farsi palpeggiare.
In Inghilterra gli ultimi treni ladies only hanno terminato le corse nel 1977, mentre ce ne sono in Egitto, Taiwan, Indonesia ed India, dove ci sono moltissimi, troppi stupri e violenze.C’è chi ha giustificato l’attività di molestia denominata “Eve teasing” come in Pakistan dando una spiegazione religiosa all’odioso fenomeno. Praticamente una rivalsa verso Eva ed il peccato originale, ma capiamo tutti si  tratti di una idiozia.Però che brutto tutto questo… Ricordo quando andavo a scuola al liceo, tutto quel gioco di sguardi, di avvicinamenti, sfioramenti di mani, o quando sei dietro o di fianco ad una ragazza che ti piace e questa durante gli scossoni del viaggio, lascia l’appiglio e ti viene addosso. Era bello quando il cervello vagava in pensieri licenziosi ma ancora molto romantici, e ti trovavi i capelli di una ragazza sotto il naso e respiravi i suoi profumi, di shampoo, di sapone, della pelle, delle colonie, del borotalco (a quei tempi i deodoranti non si usavano) ed i tragitti verso la scuola erano sempre troppo brevi, e la densità di giovani viaggiatori si trasformava nelle prime avventure erotiche soft…