Kremuzio

Basta col difendere le mamme!


In effetti le parole sono state pesanti, ma rendono la forza del concetto. Purtroppo siamo in un paese dove le mamme sono un tabu. E queste sono un concetto inamovibile, protetto e protettivo. Parlare male delle mamme non si può, pena l’anatema politico. Poi non ci lamentiamo che gli uomini sono mammoni, però.Le parole urlate dal prefetto di Perugia Antonio Reppucci potevano anche essere meno acide, e magari usando delle metafore o termini meno velenosi, il concetto sarebbe passato meglio senza provocare tante proteste.Ma cosa ha detto di tanto grave?In un incontro con i vertici di polizia, carabinieri e guardia di finanza sulla droga a Perugia, prima esordisce sul fatto che non c’è una vera e propria emergenza droga, ma poi afferma “che i padri taglino le teste ai figli che assumono stupefacenti” e aggiunge che “il cancro è lì nelle famiglie, se la mamma non si accorge che suo figlio si droga è una mamma fallita e si deve solo suicidare”. Sì, i termini sarebbero potuto essere meno crudi e violenti, ma avrebbero colpito nel segno?Siamo presi in giro un po’ in tutto il mondo per il nostro essere mammoni, ma sono sempre stato dell’idea che per essere un uomo, si debba risolvere l’edipo all’età giusta, ovvero intorno ai 6-7 anni massimo, e poi nel tempo trattare la madre in un modo meno maniacale. Anch’io dicevo, quando avevo 4-5 anni, che avrei voluto sposare mia madre. Ma poi mi sono fermato là. È anche vero che oggi farei di tutto per difenderla e proteggerla, con rispetto ed affetto, ma devo ammettere che anche lei mi ha sempre lasciato libero di fare le mie scelte senza cercare di guidare la mia vita.Cosa che vedo invece nei giovani d’oggi. Sentendo parlare le maestre o le professoresse, queste mi dicono quanto debbano combattere con i genitori che con violenza proteggono i loro figli qualsiasi errore facciano, senza quella discriminazione che sarebbe utile. La punizione quando si sbaglia non è un errore comportamentale. Ricordo bene gli schiaffi che mi sono preso o le punizioni quando sbagliavo, ed in effetti capivo i miei errori, così. Oggi invece se un ragazzo prende brutti voti, ecco la rivolta, e la colpa è dei professori, ed i ragazzi rimangono ignoranti.Stessa cosa per la droga. Ha ragione secondo me, il prefetto. Per evitare che il figlio si droghi, innanzitutto dovrebbero essere i genitori a controllare e punire. Ancora oggi alla mia veneranda età, in presenza di mia madre evito di pronunciare la benché minima parolaccia, nonostante, come sanno chi mi conosce direttamente, io sia una persona abbastanza scurrile, mentre le mie nipoti mandano a quel paese culinario mia sorella che le lascia fare.Gli strali arrivati da tutta Italia, e la richiesta di rimozione dall’incarico urlata da Vendola, la rimozione diretta da parte di Renzi ed Alfano, mi fanno capire che abbiamo ancora tanta strada da fare nel campo della famiglia italiana.E se i figli crescono male diamo le colpe ai genitori senza doverlo pensare solamente.