Kremuzio

Il razzismo ed i bambini investiti


Una settimana tragica per gli incidenti stradali che hanno visto tre piccole vittime sulle strade italiane. I telegiornali ci hanno tristemente fatto sapere che si stanno compiendo vere e proprie stragi da parte di persone alla guida che per distrazione o troppa velocità o droga o alcool o perché stavano telefonando, hanno perso l’attimo per frenare ed hanno spezzato delle giovanissime vite.Finché non ci sarà una legge che equiparerà gli investimenti di questo tipo agli omicidi, vedremo uscire dal carcere, semmai ci entreranno, questi assassini. Perché di omicidi si tratta, in quanto chi si mette alla guida di un’auto ubriaco o sotto l’effetto di droga, lo fa volontariamente, così come si mette a parlare al telefono o a chattare col volante in mano. Ma questo è un altro discorso rispetto a quello di cui volevo parlare oggi.Ascoltando i servizi filmati o le semplici parole delle notizie, troviamo stigmatizzati alcuni concetti di facile presa sulla gente.Il primo di questa serie, ormai lo sappiamo, è l’incidente che ha provocato la morte di Gionatan, 3 anni di Ravenna, messo sotto da un incensurato BULGARO, domenicaLa seconda, una bambina di 8 anni, martedì sera uccisa da un albergatore della zona di Jesolo.Il terzo, di 6 anni mercoledì a Rubiera nel Reggiano investito sulle strisce insieme alla madre ed un’altra donna. La colpevole è una donna ALBANESE.Il quarto, giovedì, a Minerbio nel Bolognese, due anni con genitori extracomunitari travolto alla fermata dell’autobus. Si era staccato dal controllo della madre ed è finito in mezzo alla strada. Un 25enne l’ha investito.Ora vedete che strano? Di due investitori non si fa cenno alle origini italiane. E questo non è scontato, visto che sono state sottolineate le origini dell’albanese e del bulgaro. Fossero stati romeni, apriti cielo! Lo sappiamo che si tratta di persone abituate a bere molto per loro tradizione, e lo fanno anche perché le nostre leggi sono carenti, ma perché specificare le origini slave? Siamo di fronte ad un voler caricare di odio razziale le notizie di cronaca nera, come se fossero solo questi immigrati a delinquere e ad ammazzare, non specificando o quasi le origini italiane di tutti gli altri, che non sono pochi, anzi la maggioranza.Mi fa venire in mente quando molti anni fa si sottolineavano le origini sarde di delinquenti comuni e prezzolati. Ricordate i faccendieri SARDI? I rapitori SARDI, i terroristi SARDI? Ed i sardi dicevano: perché non mettete le origini regionali anche a tutti gli altri? Che so, il truffatore lombardo, il rapinatore romano, il camorrista napoletano, il mafioso siciliano?Non ci vedo troppa differenza. Prima si caricavano di significati negativi i nativi della terra sarda, ed oggi si fomenta l’odio, notizia dopo notizia, verso gli immigrati violenti e delinquenti. E pare essere un meccanismo studiato a tavolino da parte dell'informazione pubblica.Non mi sembra giusto. Così sembra che siano solo loro i responsabili di tutto il male nella nostra nazione, e sappiamo tutti che non è così. Basta fare un censimento nelle carceri italiane per capirlo.Non mi sta bene.