Kremuzio

Il disco volante della Nasa


Ascoltando alcune notizie passate nei telegiornali, pareva proprio che la Nasa avesse provato un’astronave a forma di disco volante. Almeno a sentire le entusiaste voci dei giornalisti. E la cosa mi aveva incuriosito, in quanto, riprendendo le notizie date in precedenza sulla sperimentazione di nuove forme di propulsione, sommando le cose, speravo che si stesse scrivendo una nuova pagina dei viaggi spaziali, più vicini alla fantascienza.Purtroppo non era così, il tanto sbandierato disco volante che starebbe volando nei cieli americani, non c’entra proprio niente. Almeno per quello che potranno capire i distratti ascoltatori.Allora sono andato a vedere di cosa si trattava.Ora questo ciambellone con un grande ugello (quella campana da cui escono i gas infuocati) è semplicemente un modulo di discesa, come era il Lem che allunava tanti anni fa, solo che è destinato all’ammartaggio, ovvero ad atterrare su Marte. Si chiama Low Density Supersonic Decelerator.
Il 28 giugno scorso è stato compiuto  un test facendolo prima sollevare a 120 mila piedi e poi lasciato cadere. Dopo 1,5 secondi quattro piccoli motori razzo metteranno il disco in rotazione per stabilizzarlo come un giroscopio. A questo punto un booster lo porterà ad una quota superiore di 55 km (180mila piedi) ad una velocità di mach 4. A questo punto entrano in funzione i due sistemi frenanti. Il primo è il  SIAD-R (supersonic inflatable aerodynamic decelerator), ovvero una “ciambella”  che si gonfierà intorno al mezzo circa a mach 3.8 e, con il suo attrito aerodinamico, rallenterà il mezzo fino a mach 2,5. A questo punto si apre un enorme paracadute. La cosa non sembra essere andata a buon fine nell’esperimento, però.Se avete 3 ore e rotte di tempo, potete vedere il filmato di tutto l’esperimentoO magari saltellare da un fotogramma all’altro, come ho fatto io.Ma in pratica lo scopo di questo post è semplicemente quello di considerare come al solito la pochezza delle notizie che vengono trasmesse al pubblico considerato come al solito più stupido di quanto non sia.In questo caso si parla di dischi volanti, della Nasa che ci fa esperimenti, ma anche con la chiosa riguardante uno studio che lascia il tempo che trova sul fatto che vengono avvistati più ufo nei periodi in cui aumenta il consumo di alcoolici. Oserei dire che aumentano anche le frasi idiote durante i telegiornali.Ma cosa dobbiamo aspettarci dalla stampa quando tutti i titoli contengono frasi tipo “è shock!”, “è scandalo!” e varie altre frasi ad effetto perfettamente inutili, magari riguardo un brufolo spuntato sulla chiappa di una soubrettina.E quando capita di parlare a proposito di ufo e dischi volanti, è lo stesso, specie quando non c’entrano niente!