Kremuzio

Rivendico il mio diritto di guardare la gente!


Se ci penso bene, è una cosa che mi fa arrabbiare molto, specie quando non ho da fare niente. Ad esempio in metropolitana, quando stanno tutti ad incrociare le pupille sul display dello smartphone a giocare con minuscoli disegnini colorati, che problema c’è? Fatevi guardare, scrutare, studiare, osservare, tanto a voi cosa vi costa? Non vi consumate i lineamenti e non intrappolo le vostre anime come crede qualche selvaggio al quale viene scattata una foto.E poi lo faccio senza malizia, senza far male e senza sbavare in preda a chissà quale eccitazione morbosa.  Oggi, nella calca indescrivibile di un vagone pienissimo di carne umana vestita ed imbottita, scorgo un viso bellissimo, simile a quello di una modella effigiata dal Rossetti, come nella Persefone o nella Pia de’ Tolomei. Ecco, era uguale o quasi, senza però quel mento pronunciato e senza avere colori vivaci, aveva in più la profondità di campo, la rotondità dei lineamenti. Una bocca praticamente perfetta sotto  un naso un po’ abbozzato, ma comunque apprezzabilissimo, specie per chi, come me, piace.
Gli occhi eccezionali scuri, poco truccati ma con lo sguardo poco simpatico, altezzoso e luminoso. Non deve essere stata un bel tipino caratterialmente, ma diavolo quanto era bella! I capelli neri ricci ondulati o come si descrivono non so, facevano da degna cornice al volto vittoriano. E così avrò passato una ventina di minuti a guardarla e cercare di capire come fosse il disegno delle labbra, i muscoli buccinatori, le sopracciglia curate e cosa le passasse per la mente.Solo che… non si è mai preparati quando gli sguardi si incrociano. Di certo non mi sento in colpa di fare alcunché, per cui se alzi lo sguardo e trovi i miei occhi, seppure siano coperti dagli occhiali, non mi ritraggo dallo scontro, e se ti da’ fastidio, peggio per te. Lo sguardo non l’abbasso. E non rischio di scambiare occhiate di sfida con un maschio, che possono essere belli come vi pare, ma non li guardo mica. Eppure penso che sarebbe bello se ci si potesse guardare nelle palle degli occhi, anche senza l’obbligo di sorriso, che male non fa, e poi non dover per forza continuare la storia, l’incontro o anche lo scambio di un ciao.Basta, finita lì, uno scambio di osservazioni e poi basta, come fanno i cani quando si annusano. Beh, in effetti non è proprio la stessa cosa, ma ci siamo capiti.