Kremuzio

E no che non mi scanso


Della serie “la guerra continua” vi renderò edotti di quanto, nella mia paranoia senile, sia diventato veramente una bestia, tale da essere additato di sicuro come vecchio pazzo.Non è un mistero il fatto che io sia contrario a quella moda che sembra essere diventata obbligatoria come quella del camminare guardando lo smartphone mentre si sta chattando con whatsapp. Un conto è una minima attività digitatoria sul tastierino virtuale sul quale neanche mi azzardo a ticchettare, a causa delle mie ditone grandi che prendono 4 tasti per volta. Un altro è farlo in continuazione.Quando mi chiedono di dar loro il telefono per wazzapparmi, e rispondo che non ce l’ho, fanno una faccia come se stessero guardando una mummia al museo, tipo poveraccio come è ridotto male. Cerco di spiegare che non voglio che mi si rompano le palle ogni 3 secondi per dirmi stupidaggini (che poi ci ho pensato bene, non credo siano cose serie se uno manda migliaia di frasi al giorno, tipo venti al minuto… o forse mi sbaglio e stanno scrivendo la storia futura) ma se sento in ufficio un continuo bip tlang pipiripiri e tutti i suoni che avvisano dell’avvenuto recapito del messaggino, e la cosa mi snerva.E questo in ufficio.In metro la stessa cosa, ma dopotutto la gente preferisce questo, come farsi bombardare di notizie inutili… ad esempio, e forse come esempio questo c’entra poco, oggi un collega tutto contento dice che ieri ha visto una trasmissione domenicale in tv dove una dell’isola dei famosi, mai sentita prima, diceva che stava con un altro che mi possino cecà se so chi sia. Praticamente gli rispondo se non poteva, vista la bella giornata, uscire e raccogliere cacche di cane dei cani senza padrone, piuttosto che starsene di domenica a guardare trasmissioni per lobotomizzati. Naturalmente stava chattando con un quinterno di persone diverse mentre declamava la sua felicità.Ok, per farla breve, visto che mi sono stufato di tutte queste persone che per strada, sui marciapiedi o mentre attraversano sulle strisce e non, stanno chattando fissando lo schermo del maledetto smartphone, allora ho deciso.Non mi sposto.Venitemi addosso pure, sbattetemi contro, che sono pesante ed imbottito, ma mi sono rotto di schivare questa specie di zombie affamati di comunicazione inutile. Se camminate in mezzo alla gente, alla società, guardate dove mettete i piedi, che già fate fatica a camminare dritti, figuriamoci guardando i tastini sul touchscreen. Non mi sposto più, anzi se passeggiate in mezzo alla strada, tranquilli che non vi metto sotto, ma mi avvicino e vi strombazzo come se fossi sotto le mura di Gerico. Dovete saltare in aria dalla paura, farvi rizzare peli e capelli, sbiancarvi in volto così che con un gesto inconsulto possiate lanciare in aria quel mattoncino che poi ricada in terra con lo schermo a pezzettini.Pare che a Taiwan facciano la multa a chi attraversa la strada senza attenzione. Io passerei alle pene corporali. Ma tanto non mi scanso. E se vi lamentate vi do una capocciata.Ecco, mi sono sfogato.