Kremuzio

Ritorno al futuro ormai passato


Giusto ieri è stato quel famoso 21 ottobre 2015 tanto caro ai nerd che hanno fatto della saga di “ritorno al futuro” la loro ragione di vita, la loro fede, e per questo ieri hanno festeggiato rivedendo per la trecentesima volta tutta la saga al completo. Di sicuro si sono mascherati secondo il personaggio preferito, con i vestiti ed il trucco anni ’80 (quanti anni sono passati, sigh) che è stato un segno di riconoscimento di quelle belle pellicole di Robert Zemeckis.Ma non sto scrivendo questo misero post per nostalgia o perché sono un nerd. Certo, quei film me li rivedo quando capita. Magari non quello ambientato nel west, per gustarmi un capolavoro di sceneggiatura dove i mille pezzi del puzzle combaciano perfettamente l’uno con l’altro, impreziosendo tutta la storia.Di tutto questo però c’è una cosa che mi rattrista. Nella storia, il 2015 veniva visto come un anno futuro e futuribile nel vero senso della parola, pulito, ricco, senza guerre, magari abitato dalle solite persone brutte di 30 anni prima, ma migliore. Addirittura nel film ambientato dell’85 c’erano terroristi arabi… figuriamoci un po’.Ebbene, ecco la mia delusione, e penso anche quella di molti altri che si fanno un’idea di come possa essere bello, il futuro. A dire la verità ci ero già rimasto di cacca dopo il 2000, quando nel 2001 non stavamo dalle parti di Giove ed oltre l’infinito, quando i pc non leggevano il labiale e latitava intelligenza umana, figuriamoci l’artificiale. Ma per tornare a noi, l’hoverboard antigravitazionale rimarrà fantascienza almeno per altri 30 anni, e questo basterebbe da solo a farmi sentire triste. Poi lasciamo da parte le minchiatine come i cestini dell’immondizia che ti seguono, i benzinai robot, le pizze disidratate, i vestiti che si accomodano sul corpo. Tutto questo è sostituito dallo smartphone e da internet, cose che poche storie di fantascienza hanno immaginato ma delle quali il mondo non potrebbe fare a meno.Sarà per questo che non abbiamo ancora inventato l’antigravità, neanche i viaggi nel tempo e continuiamo a fare le guerre?