Kremuzio

Non moriremo vegani


Ho ascoltato con vivo interesse la querelle sulla carne rosse e gli insaccati. La cosa non mi ha sorpreso, e prima o poi doveva accadere. Sono i termini della questione, però, che non mi soddisfano.Da tempo cerco di mangiare meno carne possibile, nonostante vada pazzo per bistecche, salsicce, salami braciole eccetera. Nonostante l’ora da cornetto e cappuccino mi sta venendo una affogante acquolina in bocca, ora che scrivo. Dicono che ci sia roba cancerogena, specie se cotta troppo. Poco male, io mangio la carne al sangue se non cruda, come già raccontai tempo fa in un post. Questo per la precisione: http://blog.libero.it/Kremuzio/9954367.htmlConsideriamo pure che, mangiando fuori casa, la pizza bianca con la mortadella è un must, al quale dedicarsi nei momenti affamati della giornata dopo aver fatto una piccola fila davanti ad un banco del mercato che la fa buonissima. E pure economica. Certo non vado a mangiarmi una caccola di risotto incellofanata e predigerita per cinque euro quando posso spendere il 66% in meno con un pranzo rustico. Allora con queste rivelazioni dell’OMS tutti alla ricerca della carne bianca, guarda caso la stessa che veniva allontanata dai nostri piatti ai tempi dell’aviaria, della sars, di tutte le pesti gallinacee che ogni tanto ci piombano tra capo e collo (o meglio tra capocollo, per essere in tema). Nei fast food le alette di pollo fritte ne sono naturalmente esenti. Dicono. Altrimenti non ve le somministrerebbero (io non ci vado mai).Ed ecco i vegani che escono fuori con il “noi lo dicevamo”, urla di dolore che non ascolto, anche perché, se non ve ne siete accorti, il prezzo delle bistecche è crollato.Ora una bella bisteccona al supermercato costa sulle tre euro invece delle 6-7. Ora ditemi se non è proprio il caso di comprare carne rossa. Ma vediamo il tipo di discorso che c’è dietro. Allora dicono che una cosa sia cancerogena? Non si toglie dalla circolazione ma si abbassa il prezzo. L’economia prima della salute. Purtroppo per loro non si tratta di un vizio, altrimenti come per le sigarette il prezzo aumenterebbe come pure le sostanze tossiche e che creano dipendenza, perché non è certo della salute del consumatore che ci si preoccupa, ma delle tasche delle industrie. Discorsi pruriginosi ma che fanno capire quanto ci sia dietro alle cose, alle paure, ai soldi.Dovremo quindi aumentare il consumo di pesce? Il costo del pesce aumenta. Più verdura? Ed i pesticidi che la ricoprono? Ci abbiamo anche fatto, inutilmente, un referendum. Senza contare gli ogm. Ok andiamo avanti a merendine e zuccheri raffinati, allora.Ma allora mi chiedo, io povero cittadino che non alleva o coltiva e non produce cibo, che cosa mi devo mangiare per non beccarmi un cancro? E se nonostante tutto respiro idrocarburi monossidi particolati zolfi merda gassosa? Ah no, la merda non è cancerogena…Beh, stasera mi aspetta una bella bistecca. Al sangue.