Kremuzio

Uomini e topi (per non parlar del gatto)


Ha fatto scalpore il video con i ragazzi che contano i topi che escono dai cassonetti di Tor Bella Monaca, ma la semplice soluzione c’è. Non credo si tratti di un problema politico, come al solito palleggiando tra i vari partiti politici alla ricerca di lottizzazioni nel campo della nettezza urbana. Quindi non mi metto a parlare di Raggi 5stelle Pd e vari altre compagini. Mi metterò a ragionare sul come fare in modo che ci siano meno topi in giro. Cosa difficile in quanto quegli animaletti tendono a riprodursi in continuazione, più della famiglia Totti. La soluzione del problema c’è, molto più economica ed ecologica di quel che uno  Chi vi scrive è nato e vissuto a Roma, e ricorda senza fatica la presenza dei topi per le strade della Città. Dai grandi ratti presenti sulle sponde del Tevere e nei mercati rionali, fino ai topolini che vivono nelle vicinanze dei cassonetti. E non si deve andare in periferia per vederli. Ma il fenomeno è aumentato negli ultimi tempi per un semplice motivo: la mancanza di gatti. Sono ormai più di una decina di anni che il comune ed alcune associazioni di volontariato si fanno carico di sterilizzare e riunire in colonie feline quegli animali che fino ad una ventina di anni fa vivevano e prolificano nei cortili e nelle strade dell’Urbe. Ora quei pochi gattoni con la punta dell’orecchio tagliato (segno dell’avvenuta castrazione) sono pochi, pigri e ben nutriti dalle ‘gattare’ che addormentano così quel che resta dell’istinto cacciatore dei nostri amici felini.  Se si tornasse a lasciare liberi di procreare i gatti, potrebbe essere la soluzione per mantenere un controllo sulla popolazione di roditori, senza spendere soldi in tecnologia e derattizzazioni. Ok magari da pagare ci sarebbe lo scotto delle grida e miagolii dei gattacci in calore che si sfidano e graffiano e soffiano nelle notti invernali, ma poi vuoi mettere i richiami dei gattini per tutta la primavera?E poi addio topi…