Kremuzio

Libri


A me i libri piacciono tantissimo, forse troppo, al limite del maniacale. Ma non entro nei bookshop, dato che i libri che mi piacciono non sono quelli che stampano oggi. Ho una stanza piena di scaffalature, fin sopra al soffitto: sono saggi scientifici, tecnici, storiografici, riviste antiche (ho anche fumetti cataloghi romanzi, ovvio... ma mi danno meno brividi se hanno meno di 30 anni).Mi piace entrare in quei magazzini di libri usati, dove sanno delle mie collezioni e mi mettono da parte tutto quello che ha a che fare con alcuni argomenti che mi interessano. Mi piace l'odore della carta, delle rilegature mezzo staccate, della colla sbriciolata, dell'inchiostro vero, mica delle stampe laser di oggi che tra dieci anni sbiadiranno. Non temo gli strappi muscolari quando mi arrampico o mi abbasso sotto i tavoli per nascondere vecchie edizioni di riviste rilegate. Ho la remota e nascosta paura che un giorno il pavimento sprofondi a causa del peso delle enciclopedie tecniche. Ho il terrore che infidi animaletti possano banchettare con la carta lasciandomi buchi ed escrementi. Ne schiaccio ogni giorno almeno un paio ed ho addestrato il gatto a scovarne negli angoli, inseguirli e dar loro piccoli colpi di zampa per farli fuori. Sotto il letto non ho laniccia ma carta. Solo libri di fisica, ma quelli tra l'800 ed il 900, quando gli scienziati erano veri e curiosi, non come oggi che si vendono alle industrie. Al bagno leggo libri di storia: gli antichi fasti ed il riconoscere vecchie puttanate dittatoriali in accadimenti odierni mi provocano tutto il contrario della stitichezza. Ciò è utile e lo consiglio per la regolarità femminile. Su due sedie che uso come comodini ci sono libri di antropologia perché sapere che l'uomo non è stato sempre cattivo mi fa dormire meglio. Libri strani e misteriosi sono in ordine sui ripiani di legno a seconda di come mi gira. Domani potrei sovvertirlo se solo mi sentissi giù. E non è facile. Gli scaffali sono i posti pù ambiti, e per questo nella loro profondità le schiere di volumi sono posti in doppia ed a volte tripla fila, in verticale ben incastrati o in orizzontale. Sui ripiani più in alto volumi di astronomia con le loro incisioni ed i colori a mano ancora vivissimi risplendono con le loro brossure ricoperte di nomi famosi.  Ogni giorno dalle bancarelle ne prelevo qualcuno salvandoli dallo smog e dalle intemperie. Una volta a casa li pulisco, spolvero e tolgo le macchie con una gomma, pian piano per non scorticare le copertine. Se dovessi acquistare i libri nuovi so che allo stesso prezzo potrei, per ogni libro fresco acquistarne almeno 5 vecchi. Aspetto seduto fuori dalle botteghe e so che prima o poi qualcuno si libererà del fardello e potrò comprare dal 50 al 90% di sconto lo stesso volume. Basta avere pazienza.Ed a volte cadono. Specialmente la notte: non so perché. Forse qualche folletto che vive tra le pagine ingiallite o qualche personaggio lì descritto riprende vita e cerca di uscire urlando "sto stretto!". Forse i fantasmi dei vecchi possessori sono venuti a sfogliarli come quando erano in vita. Così farò anch'io un giorno, forse.