Kremuzio

Che bel tempo fa!


Mentre me ne stavo a sfogliare vecchie riviste dal mio solito spacciatore di carta stampata, accaldato e sudato in un angolo del magazzino, mi sono messo a pensare a quando, ieri, il solito colonnello o generale dell'aeronautica prevedeva per oggi "bel tempo".E mi è venuto un senso di rabbia. Questo concetto del bel tempo, quando ci sono 37 gradi in una città assolata con umidità rilevante, sarebbe ora di mandarlo in pensione. L'origine di questo termine è basato sul concetto di tanto sole = meno pericoli per i piloti in volo. Bene, sono contento che non ci sia pericolo per i piloti, ma io preferirei una bella pioggia.Mi sembra infatti una presa in giro una definizione di una condizione meteo come se tutti volassero o se ne stesero al mare a nuotare o prendere l'abbronzatura. Se pensassimo per un attimo alle piante che si stanno seccando, agli animali che soffrono la sete, al minor afflusso di acqua dolce ai grandi fiumi, ci preoccuperemmo. Il risultato del bel tempo oggi vuol dire che domani staremo peggio.Penso che il primo passo per una maggior coscienza ecologica stia proprio qui, nel dare alle cose il loro vero nome. Se piove non diciamo che è brutto tempo. Abbiamo di certo più bisogno dell'acqua che del sole a picco. Se in un futuro prossimo arriveremo a quel punto in cui l'acqua sarà privatizzata, allora si che tutti potranno capire quali siano le cose importanti. Quanto sarebbe bello che tutti i giorni piovesse almeno un po', che i terreni bevessero e non diventassero a poco a poco deserti. Andate a dire alle popolazioni che vivono nei deserti: "mi dispiace, per domani si prevede brutto tempo: pioverà..." sai le pernacchie!L'opposizione che verrebbe da fare è: si ma la' c'è il deserto... qui da noi c'è l'asfalto che diventa sdrucciolevole, le foglie che intasano i tombini, i suv che schizzano fango sui pedoni.Ok, teniamoci 'sto caldo e ringraziamo il Cielo che è bel tempo...