Kremuzio

Depressione


Dando una scorsa ai giornali, nonostante la pesante censura che ci posiziona in posti non invidiabili nella graduatoria mondiale della libertà di stampa, noto alcune notizie molto preoccupanti, se viste con l’occhio dei corsi e ricorsi storici. Oggi leggo:  In Italia violati i diritti umani; il Parlamento europeo ci condanna per svariati problemi, come la presenza di rete4; tagliate le pensioni sociali; l’esercito nelle città; aumento di militari in zone di guerra; razzismo; aumento dei prezzi di tutto ciò che è indispensabile; diminuzioni dei prezzi di ciò che è superfluo; aumento della diffusione della droga tra i giovani; diminuzione delle spese sanitarie; qualità della vota scarsa; saturazione dei notiziari con gossip.Se trasportassimo queste situazioni in momenti storici ben diversi temporalmente, come ad esempio 80-90 anni fa, troveremmo dei punti in comune. Punti che portarono alla instaurazione della dittatura, con le conseguenze che tutti sappiamo e che alcuni fanno finta di non sapere.Il motto delle leggi vigenti sembra essere “forti con i deboli e deboli con i forti”, si aumentano i diritti dei ricchi e diminuiscono quelli dei poveri. Si aiutano le società a licenziare coloro sotto contratti a tempo determinato e si tolgono le pensioni a chi non le merita! Si evita la galera con leggi ad hoc e si è sputtanati dal mondo civile. Lavoro con molti immigrati, dove per immigrati non intendo quei poveracci che si muoiono di fame per aver creduto nel nostro paese, ma professionisti di enti internazionali, che non credono alle informazioni elargite dal nostro regime, dato che hanno le loro, più libere. Siamo ridiventati una burla nei confronti del mondo. Prima indossavamo camicia nera e fez, ora siamo ben vestiti e canzonati. Ma sempre burattini. Mi vergogno a parlare con costoro, mi vergogno ad essere rappresentato in Parlamento dalle persone li presenti. Ignoranti, superficiali, approssimativi, prima fanno di tutto per scrivere leggie  farle approvare, poi si accorgono che sono sbagliate. Ma intanto il danno è fatto. Ma che schifo è mai questo? La depressione incombe. Avanzano le olimpiadi, e come ciliegina sulla torta, a rappresentarci in “Casa Italia” chi ci troviamo? Albano! Emblematico dell’imbarazzo. Mi viene voglia di urlare al mondo: “Scusateci! Io non sono così! Siamo in molti a non essere così! Ci sono tanti che sono brave persone, non rubano, pagano le tasse, di cultura. Non come quelli che vedete in TV ogni giorno.” Il bel Paese ormai si è squagliato, e non parlo del formaggio omonimo.