Kremuzio

Dalla padella alla brace


Uno se ne va in vacanza in posti meno caotici dell’Urbe, pensa, e poi torna più stressato di prima. E io che maledicevo a destra ed a manca tutti i giorni andando al lavoro e tornando a casa, mi sono accorto che, dopotutto, non si stava poi tanto male.L’ultima volta che mi sono sentito in difficoltà, nelle strade cittadine è stato un’estate di tanti anni fa a Torino. Non mi spiegavo perché, se mi fermavo con il rosso, quelli dietro suonavano il clacson. Se passavo col verde rischiavo collisioni con chi invece sfrecciava col rosso urlando frasi ingiuriose e calunniose verso di me. Dicono che non è vero che a Torino guidano male. Allora ero io che avevo invertito coni e bastoncelli, oppure lassù erano in vigore regole sabaude alternative. E mi dicevano: “guarda che è a Napoli che guidano male” ma laggiù oltre ad allegre suonate di clacson per ogni motivo fantasioso o folkloristico (tipo passa una mosca, mi prude un orecchio, penso alla mamma) non mi sono mai trovato poi troppo in difficoltà. Ma in Sicilia quest’anno ho esaurito la quota di calma che avevo messo da parte per i prossimi 3 anni.Glissiamo sul fatto che quasi tutti guidavano motorini e moto senza casco. Si tratta di una loro abitudine e la rispetto, anche quando ragazzini di 12-13 anni vanno a nuca scoperta contromano su di una ruota sola: purtroppo sono destinati a fare una brutta fine ed incrementare le statistiche sugli incidenti. Ma il nonchalance col quale si sorpassa a destra, oppure a sinistra per tagliarti la strada subito dopo, o ad infilarsi naturalmente in strade contromano, non fermarsi col rosso, correre e sfrecciare perchè chi da la precedenza ai pedoni è un perdente, mi sembra troppo.La precedenza da dare ad uno stop è poi una chimera. L’unica volta che ho visto rispettarla era da parte di una macchina con targa del nord. Sembra che ti vedano avvicinarti e facciano di tutto per sfrecciarti davanti, mettersi di fronte a te per farti inchiodare e poi abbassare la velocità come se lo facciano apposta. Naturalmente parlando al cellulare. Ho passato giorni da incubo a Palermo, ed alla fine non vedevo l’ora di tornare a casa.Boh? Eppure la Sicilia è tanto bella, i siciliani cortesi e gentili, fino a che non salgono in auto…Ma col cavolo che ci ritorno almeno per molti anni… troppo stress…