Kremuzio

Grandi librerie e belle ragazze


Oggi sono passato in una grande libreria, di quelle che vendono libri nuovi, anzi nuovissimi. Le ultime offerte speciali rimandavano a sconti speciali per chi avesse acquistato 2 o 3 libri della stessa collana economica. Economica? Dai 7 agli 11-12 euro per un libro economico non mi sembrano pochi. Basta fare il confronto traducendolo in lire. Lo so che non andrebbe fatto,  ma dato che c’è la svalutazione e che gli stipendi sembrano richiamare proprio le lire, i calcoli li faccio sempre. Dalle 14mila lire alle 24mila. Mi sembrano tanti, troppi. E questo perché? Ne stampano tanti, ed il costo della stampa costa sempre meno. In più dicono che la gente legge meno di una volta nonostante la grande offerta si trovi in giro. Poi scopriamo che molti dei libri sono ristampe di cose vecchie, ma di autori importanti; basta cambiare i disegni in copertina e riproporli. Scommetto che se lasciassero le immagini delle edizioni vecchie, ne venderebbero di meno. Marketing su tutto, incollato a qualunque oggetto si debba vendere. Come se le copertine c’entrassero qualcosa con il contenuto. E così si spacciano, nel vero senso della parola, lavori che ammiccano e promettono nuovi argomenti, sensazionali risvolti, storie bellissime, mentre invece esauriscono la loro freschezza dopo la prima pagina.Come dicevo in un altro post, non compro più libri nuovi ma solo vecchie edizioni rivendute in umide botteghe che ti porti a casa con un euro solo. E magari ci trovi all’interno pezzi di carta e cartoline dei loro vecchi possessori, e pensi che magari li conosci, e nel caso contrario ti immagini da quei nomi, come potrebbero essere, se austeri professori di lettere o giovani fanciulle che hanno ricevuto in regali quell’oggetto che ora non appartiene più loro. Magari ti accorgi che le vecchie edizioni hanno un modo di scrivere diverso, riportato al tempo, o traduzioni fronzolute e artisticamente liricheggianti, che ora ci sarebbe da farsi una risata. Ma ti rendi anche conto che quella carta è arrivata fino ai giorni nostri ben leggibile, ripiena di sani caratteri al piombo, con vero inchiostro, e capisci che le edizioni di oggi non dureranno poi tanto, ed il toner impiegato per la stampa, prima o poi sbiadirà lasciandoci possessori di migliaia di pagine bianche.Comunque un bel giro nelle grandi librerie si deve fare. Ci sono tantissime belle ragazze dallo sguardo intelligente, dietro a lenti e montature leggere, intente a leggere con piccoli accigliamenti l’ultima opera del loro autore preferito. Ed io le spio, intento a capire chi sono, che vita potrebbero avere, se sono antipatiche secchione o sprizzanti gioia di vivere. Poi esco, senza far la fila alla cassa ma con gli appunti di cosa cercare nelle rivendite di libri usati, dove, ahimé, le ragazze mancano…