Kremuzio

Yahoo!!! Si torna a scuola!!!


Finalmente sono ricominciate! Basta vacanze e perdite di tempo, si ritorna ad occupare la giornata in modi proficui. Già stamattina si respirava un’altra aria, allegra, fresca (e non solo per l’abbassamento di temperatura), folle vocianti di bambini e bambine nei loro grembiulini colorati rosa bianchi azzurri scendono loro malgrado da gipponi gibbuti scuri con i vetri oscurati guidati da donne che hanno fatto del botox il loro amico più fedele: non come il rottweiler al guinzaglio che sta cacando sul marciapiede sul quale qualche ignaro con geox rimpiangerà il giorno di esser nato almeno per una settimana dopo mille docce.E’ bello vedere i marciapiedi pieni di questi carriarmati ed autoblindo che neanche a Baghdad se ne vedono. E poi in medio oriente questi mezzi corazzati sono quasi invisibili per la mimetizzazione, tutto il contrario delle strade allegre di Roma dove invece si devono far mostrare e chi ce l’ha più lucido, ha più potere e viene più invidiato.Questi allegri rombare di metri cubi di cilindri scoppiettanti rotti solo dallo squillare dei cellulari per dare istruzioni ai servitori filippini a casa, danno la vera idea di come questa sia una giornata particolare.E che bello, mentre i bambini aspettano di entrare, vedere questi spensierati pargoletti con le loro playstations portatili sfidarsi a gare solitarie senza neanche salutare i loro vecchi compagnucci.Mentre i nonni con la fascia gialla al braccio bloccano il traffico per far telefonare meglio gli indaffarati padri di famiglia divorziati che sulle strisce pedonali devono a tutti i costi avvertire in ufficio che arriveranno tardi.E che squallore ricordarmi quando ero piccolo e mia madre mi accompagnava a piedi (un chilometro di distanza non era poi tanto) e mi aiutava a portare il canestrello con un pezzo di pizza bianca, una banana e una salvietta che profumava di sapone da panni. La cartella in finta pelle sulla schiena mezza vuota con solo un sussidiario un quaderno e la penna stilografica che già perdeva inchiostro che mi avrebbe sicuramente macchiato di blu il fiocco bianco con quale mi sarei pulito le mani, e forse anche il colletto bianco rigido in plastica che faceva un male cane e che si sarebbe staccato per il solito bottoncino messo lento. E rivedere i compagni dell’anno prima, e subito metterci a giocare con un tappo corona di un chinotto trovato in terra o con una palletta fatta di carta avvoltolata. Il tutto sotto gli occhi amorevoli di tutte le madri vestite con abiti seri, con le loro rughette e la loro aria onesta. Sembravano tutte belle anche se riportate al giorno d’oggi sembrerebbero vecchie nonne mezze badanti e mezze da badare. Avrebbero preso l’autobus ordinatamente e poi andate al mercato con la loro sporta di vimini.I padri stavano già lavorando almeno da mezzora…Che bello il primo giorno di scuola, almeno fino a domani.