Kremuzio

Non so volare!


Come Dumbo, sembra che l’Alitalia non voglia volare. I motivi non li conosco; da quel che sembra, dopo decenni di responsabili mentecatti, di quelli tutti auto blu e leinonsachisonoio, tromboni che si sono arricchiti in un campo dove di soldi ne giravano parecchio, siamo agli sgoccioli.Dopo aver attinto ai soldi di tutti i contribuenti per risanare la loro mancanza di intelligenza soppiantata solo dal loro leccaculismo politico, ora non ci sono più neanche questi. E allora danno la colpa alle aziende di voli low-cost, ree di aver permesso a tutti di volare a costi contenuti. Ma infatti se ci penso bene, non conosco amici che volino Alitalia… Vanno qua e là in giro per il mondo con tutte le aziende possibili, tranne con la nostra. Il motivo mi sa tanto che sia per il costo spropositato del volo. Ma allora cosa dobbiamo continuare a finanziare? Una compagnia riservata ai ricchi? No grazie, non mi interessa mantenere quello status quo di gente che francamente se ne infischia di lotte per l’occupazione, esuberi, licenziamenti, casse integrazioni. Io non sono un grande viaggiatore, e di aerei in vita mia ne ho presi pochi, anche perché per congressi e convegni, preferisco prendere il treno. Parto in orario, sto comodo, gioco un po’ con le zecche e le pulci, tanto che mi dispiace lasciarle nello scompartimento dopo averle ammaestrate. Ma poi arrivo nel centro della città ed in fin dei conti impiego meno tempo che non andare all’aeroporto 1 ora e mezzo prima, fare la fila al check in, passare le perquisizioni, andare in uno scompartimento che non puoi neanche aprire il finestrino, pregare che parta, soffrire mal d’aria e ripregare che atterri dopo aver sperato che non ci siano nelle vicinanze manovre aeronavali americane e francesi.E se devo fare un viaggio in un’isola lontana, prendo la nave, mi imbarco all’ultimo momento, vado sul ponte a fare le foto al tramonto, torno in cabina, mi faccio una bella doccia con l’acqua tiepida combattendo contro la muffa, cerco di dormire con i rumori delle vibrazioni di ogni minimo pannello, vite dado e bullone che se non stringo non dormo (mi porto sempre gli attrezzi), e poi cullato dalle onde mi sveglio ogni tanto perché nella cabina a fianco svolgono dei carnevaletti e tirano lo sciacquone di quelli propriamente detti wc marini che quando spingi quel bottoncino nascosto che non trovi mai, poi esplode in un’orgia di decibel che sembra risucchi l’universo come un buco nero causato dal bosone di Higgs.Ma in aereo poi no, sarà che questo tipo di orgoglio nazionale non lo sento proprio, per me l’Alitalia può anche cambiar nome, fatta salva la questione dei lavoratori. E poi neanche Dumbo volava Alitalia, anzi aveva dovuto imparare a sbattere le orecchie pur di non farlo…