Kremuzio

Usare o apparire?


Lavoro in un’azienda telematica in cui praticamente tutti lavorano con il computer, chi più e chi meno. Quelli che ci lavorano di più hanno un pc di penultima generazione, un monitor da 15 o al massimo 17 pollici, dai 256 ai 512 mega di ram, spesso un mouse con la palletta e senza masterizzatore, tanto che devono alternarsi l’uso di risorse condivise come dischi rigidi e masterizzatori esterni. Le loro sedie sono sfondate, piccole scrivanie con spazi angusti e lampade inaccettabili. Fanno la fila per stampare e fotocopiare e sono in tanti dentro una stanza.Poi ci sono i capi, direttori di questo e di quello, che col computer spediscono solo la posta e scribacchiano qualche documento. Poche righe di scritto ma scritto bene bene.E questi hanno macchine velocissime, stampanti personali, monitor da 21 pollici, mouse bluetooth dischi rigidi al viagra, memorie picodellamirandolesche. Scrivanie in radica enormi, vuote, con cornicette d’argento con foto di mogli figli mariti amanti cani gatti e cardellini. Hanno sedie multifunzione comodissime, snodate e vibranti, piante dalle foglie lucidate, quadri d’autore e stampe d’epoca. Migliaia di euro inutilizzati e sacrificati in nome dell’apparire, della rappresentanza: fumo negli occhi. E questo alla fine va a rallentare il lavoro dei programmatori, ma anche di tutti gli altri. Se solo venissero trattati meglio, con intelligenza, chi per lavoro deve avere macchine più veloci e comode, sarei sicuro che ne gioverebbe tutta l’azienda e non farebbe quella figura da sepolcro imbiancato uscita più da un film di Fantozzi che dalla realtà