Kremuzio

India India


Oggi non mi va di parlare né di grandi statisti nostrani che dicono una cosa e poi dicono che non l’hanno detta nonostante le registrazioni, né di grandi statisti gay esteri che erano la quintessenza del machismo nazionalista, né di vincite da cento milioni di euro con le quali potresti addirittura comprarti Ronaldinho.Guardiamo in alto: il razzo Pslv-C11, interamente indiano, 44 metri di altezza per 316 tonnellate, trasporta la sonda Chandrayaan 1, che è anche il nome della missione. Il satellite orbiterà per due anni intorno alla Luna trasmettendo immagini, dati e inviandovi un modulo che ne analizzerà la superficie. A me questa notizia riempie di gioia ma anche di sconforto. Neanche tra mille anni noi italiani saremo in grado di fare cose del genere. Partecipiamo all’Esa, e costruiamo satelliti, grandi pezzi per la stazione spaziale internazionale. Ma a stento. La nostra ASI, carrozzone politico che varia i vertici ad ogni governo, non può fare grandi cose. Mancano i soldi. Eppure negli anni 70 eravamo ad un passo dal costruire il nostro razzo vettore nazionale. Partendo da un razzo americano ed aggiungendogli un paio di grandi booster nostrani avremmo potuto spedire noi in orbita, dal nostro poligono nelle acque di fronte al Kenya, satelliti e sonde. Il know how ce l’avevamo, le possibilità anche, un grand’uomo come Broglio ce lo invidiavano. Mancavano i soldi e la volontà. Dall’essere la terza nazione che inviava un satellite (già, il nostro S.Marco era stato il primo non americano o russo) ad essere ospiti con un astronauta ogni tanto sulla ISS.Peccato. Rifacciamoci con le glorie altrui. Indiani, giapponesi e cinesi ci regaleranno quei momenti emozionanti che le missioni Shuttle, Soyuz e la Iss non ci danno più. Mi sembra di essere tornato agli anni 60 quando si aspettava che l’uomo arrivasse sulla Luna. E dal 73 non ci ritorna. Nei prossimi anni, forse tra 2-4 anni dicono che si andrà sul nostro satellite ad impiantare una stazione fissa. E’ iniziata la corsa. Forse ci ritorneranno per primi i cinesi, forse di nuovo gli americani, se solo si decidessero e se non facessero altre cazzate con la finanza creativa, cancro dell’occidente.Spero di campare per altri 30 anni per vedere l’uomo su Marte, se non ci saranno altri momenti di pausa, ma se i cinesi o gli indiani si daranno da fare come lo stanno facendo adesso, si ricreerà una nuova corsa allo spazio con qualche rapida accelerazione verso la scoperta di posti nuovi da visitare ed inquinare.Però, se l’avessi vinti io quei 100 milioni, ne avrei impiegati 30 per pagarmi un bel viaggetto sulla ISS via Soyuz… Ma dato che non ho neanche giocato 2 colonne, di cosa sto parlando?