Kremuzio

Censura


Se oltre alla mancanza di libertà di stampa ci si mette anche la censura, allora non abbiamo più speranze. Molti blog vengono chiusi, ma non certo perché parlano male del governo, almeno credo, ma perché nella nostra società triste e con velleità puritane, il sesso viene sempre più considerato sporco. Ma quale sesso? Quello che si descrive nei racconti erotici o quello delle chat porno? Al maschio italiano piace far le cose di nascosto, dire frasi oscene alla malcapitata di turno, chattare facendo sesso virtuale e scrivere frasi oscene alla malcapitata di turno… L’oscenità regna sovrana. Più che agire si preferisce parlarne. Sarà colpa delle donne che non seguono l’istinto porno del maschio, sempre più costretto a sviscerare la propria sessualità a volte un po’ deviata, con metodi diversi.C’è la lotta alla prostituzione, valvola di sfogo da millenni per il maschio scontento. Da un punto di vista, sarei pure d’accordo. Se però si facesse in modo di curare la libido maschile. Una sessuologa diceva che il fenomeno della diffusione del porno ha fatto si che molti si calmassero e scaricassero le loro pulsioni in modi naturali e senza violenza. Fanno meglio i giapponesi che si chiudono nelle stanzette buie dei peep show e si scaricano le tensioni? Il maschio nostrano dice che va a comprare le sigarette o che va a giocare a calcetto, e magari va a spendere qualche decina di euro vicino al raccordo per servizi etti che la moglie-fidanzata non fanno. Che gusto c’è a pagare? Non lo so, ma so che l’esigenza c’è e continuerà ad esserci. Meno prostitute in strada vorrà dire maggiore violenza nelle famiglie. Mi ci gioco la camicia. Ma cos’è la censura oggi? Si penserebbe che questa si espleti in televisione, quella scatola sempre più piatta che ti fa entrare in casa praticamente tutto. Trasmissioni spazzatura presentate da presentatori spazzatura, con giornalisti spazzatura. Non c’è porno in tv, nel senso più esplicito del termine, niente organi sessuali maschili in funzione, ma tanti organi sessuali femminili, più o meno visibili, nei film e nelle fictions, con momenti di violenza inauditi, e molto spesso negli orari destinati agli adolescenti. Poi c’è l’osceno più volgare, ossia quello delle finte sbadataggini, con la subrettina di turno, perizomata o discinta che mostra “per sbaglio” un capezzolo o una manciata di peletti o una chiappa di troppo. O che fa allusioni peripatetiche o che racconta facendo finta di arrossire la sua vita sessuale dietro una domanda esplicita della iena o del giornalista di turno. Salvo poi dire “spero che la mia mamma non sia all’ascolto”. Allusioni e parolacce sono quelle caratteristiche che creano ed arricchiscono personaggi televisivi, che buoni per tutte le stagioni, prendono il posto di un verso spazio dedicato all’erotismo. Pensiamo cosa sia veramente questo: De Sade o Casanova? Roba da educande… Cosa ci viene in mente subito? La scena dell’orgia in Eyes wide shut? Forse… Ovvero bellissime giovani prostitute nude e mascherate in mezzo ad una combriccola di vecchi ricchi mascherati e musiche strane che rievocano messe nere ed atmosfere settecentesche, le stesse degli autori citati prima.L’erotismo nostrano sembra sempre più fatto da cosce liposucchiate, chiappe cadenti, seni rigonfi, bocche mostruose, frasi volgari, sbattute al pubblico ludibrio ed all’adorazione di masse stupide.Questo passa il convento mentre i blog erotici vengono chiusi…