Giochi di bimbi

Probabilmente sono incontentabile, e magari pretendo troppo dalla vita, ma se un qualsiasi capo di stato o primo ministro, che non fosse l’ahimé nostro, facesse scherzetti puerili in pubblico, ne sarei contento: se non fosse altro, per non sentirci soli, noi italiani, in questa valle di lacrime.Mi piacerebbe se la Merkel facesse un marameo a Sarkozy, o se Zapatero togliesse di sotto le terga la sedia di Berlusconi, o se Bush mimasse il dare una botta sui testicoli di Zapatero, o facesse popipopi alla regina Eisabetta e così via. Dopotutto si tratta di cameratesche attività ludiche che tutti noi abbiamo fatto almeno fino alla maggiore età. Ricordo come il maestro delle elementari si arrabbiasse quando facevamo le corna durante le foto scolastiche. Il bubusettete o cucù a seconda delle latitudini non è reato, anzi denota uno spirito giovanile, o meglio infantile, su cui hanno scritto trattati per liberare il fanciullino che è in noi. Ricordate a scuola?Ora, prima però di dire che si tratta di una cosa normale, aspetterei che veramente anche gli altri capi politici facciano qualcosa di simile. Anche magari un capo del cerimoniale, non proprio un responsabile di quelli alti alti. Mi aspetterei che il Papa durante un pranzo ufficiale facesse brrrr brrr l’aeroplanino con un cucchiaio di minestra, o Napolitano prendesse sulle ginocchia La Russa per un truccitrucci cavallucci, o Gasparri, con un bavaglino con su scritto “non baciatemi”. Spero che la prossima volta che si metterà a giocare a nascondino, gli altri non lo vadano a cercare, e lo lascino dietro al palo o sotto il cespuglio, o nell'armadio, o in qualsiasi altro nascondiglio.C’era qualcuno che diceva che la differenza tra essere un bambino ed un adulto fosse nel momento in cui un ruttino non era più accettato benevolmente. Spero che non salti in mente a nessuno di fare un ruttino durante il G8 o durante una seduta del Parlamento Europeo. Liberissimo di farlo al Quirinale, per carità… Anche una puzzetta! Così per abbassare la tensione…