Kremuzio

Tabacco in fumo


Quanti spunti per il blog nelle notizie giornaliere in radio… Ci sono problemi per le coltivazioni d tabacco. L’Unione Europea sta cercando di mettere a posto il settore, con tagli che alla fin fine fanno rischiare il posto di lavoro a 30-35.000 persone del settore in Italia, per i tagli agli aiuti che farebbero calare la produzione dalle 50.000 alle 32.000 tonnellate di tabacco. Mi sembra quasi lo stesso discorso che facevano in Afghanistan o in Bolivia per i papaveri da oppio e le coltivazioni di coca. Ho il massimo rispetto per tutti i lavoratori, compresi costoro che rischiano la vita a lavorare per la produzione di tabacco. Già, se non lo sapeste, è un po’ tossico, e lo dimostrano le migliaia di morti ogni anno per tumori vari. Io ho fumato per una decina d’anni. Cominciai praticamente il primo giorno del servizio militare, per ovvi motivi, lontano da casa, depresso, sigarette che costavano poco negli spacci… un po’ la storia di chi comincia a bucarsi. E per dieci anni ho continuato, non troppo in verità: una dozzina di sigarette al giorno, che però mi impedivano di correre e fare sport. Durante il footing o le discrete corse campestri, mi fermavo con i polmoni che mi bruciavano. La cosa mi mise paura e semplicemente non comprai più neanche un pacchetto e rifiutai quelle che mi venivano offerte. Non sono una persona con una forza di volontà troppo forte, ma sono cocciuto, e questo per ora mi sta aiutando. e sono quasi 20 anni che non fumo più. Solo fumo passivo ;). Ricominciai a correre e nuotare, ed il fiato non mi si è più spezzato… Poi ho anche fatto la considerazione che tutti i miei parenti che fumavano, purtroppo sono morti (compreso mio padre) tutti tra i 59 ed i 61 anni, mentre quelli che non fumavano (parlo solo degli uomini, visto che le donne sono tutte più che longeve e ci hanno lasciato oltre i 90) stanno viaggiando alla soglia degli 80 e godono di discreta salute. Dato che vorrei arrivare al giorno in cui l’uomo sbarcherà su Marte, il minimo che potessi fare è quello di non fumare, almeno statisticamente dovrebbe aiutarmi. Se poi domani un suv guidato da una ragazza che sta telefonando mi “stirerà” sarà tutta un’altra storia, ma ammazzarmi con il fumo proprio no.  E se si potessero salvare i lavoratori del settore riconvertendoli magari alla coltivazione di mais o soia o grano o riso? Che problema ci sarebbe? Forse la percentuale di guadagno?Se prima di mettere al bando le mine antiuomo che ci vedevano come maggiori produttori ed esportatori mondiali avessimo messo come primaria importanza i lavoratori del settore bombarolo? Ma scherziamo? Riconversione, magari per costruire protesi per le gambe fatte saltare in aria!