Kremuzio

Piove governo ladro!


La piena è passata senza problemi, se non stimolare la voglia di emergenza nella popolazione con la conseguente fiera delle vanità e delle imbecillità diffuse. Centinaia di persone a fotografare e filmare gli effetti dell’acqua a pochi metri dal naso, hanno dimostrato quanto ci fosse bisogno di un tale spettacolo. Certo che vedere barche dalla strada, innalzate dalla piena, invece che nascoste dai muraglioni, ha fatto il suo effetto. La mattina del venerdi avevo visto le case galleggianti pericolosamente rialzate e pensavo a cosa sarebbe potuto succedere nel caso si fossero rotte le corde che le tenevano ancorate alle mura. Si è visto… Stanno ancora cercando di smontarle.Si sapeva che ci sarebbero stati problemi a monte ed a valle. Prima del ponte Milvio ed intorno l’Aniene, e dalle parti dell’Eur in poi, dove il Tevere non più costretto nei suoi argini è libero di uscirsene dal letto, zone abituate ad essere inondate, con particolare riguardo delle aree abusive della foce. Ora aspettiamo la prossima, ringraziando la grande vittoria di Berlusconi al consiglio europeo, che al solito ha nascosto la sporcizia sotto al tappeto, prorogando i problemi da risolvere di almeno 10 anni. Così facendo abbiamo dato libero sfogo alle aziende inquinanti, che aumenteranno ancora il livello di co2 nell’atmosfera, con il conseguente rialzo delle temperature del clima, che porterà ad un aumento delle precipitazioni e della violenza delle perturbazioni. Dicevano che era dal 1929 che non c’era stata una piena del Tevere così importante. Diamo per scontato queste notizie, anche se mi sembra sia avvenuta anche pochi anni fa. Sono pronto a scommettere che nel giro di 5 anni, a causa del fatto che non si vuole mettere un freno all’inquinamento, ci giocheremo Ponte Milvio, quel ponte monumentale, antichissimo dalla arcate ahimè basse, già violentato da quella stupida moda di mettere lucchetti ai lampioni così tanto per convincere l’innamorata di turno a darla diero promessa di amore eterno. La prossima piena che sarà più alta di pochi centimetri rispetto a quella appena trascorsa, lo distruggerà. Dobbiamo solo aspettare.Ed al suo posto metteremo una bella targa intitolata a Berlusconi, a Sarkozy, ai paesi dell’Est Europa e a tutti quelli che hanno esultato per non ridurre le emissioni di co2. Inneggerà alla vittoria della nostra economia, ennesimo fallimento mascherato, ennesima truffa e presa in giro.La natura però se ne frega della bugie e dei tappeti che ricoprono l’immondizia. Aspettiamola.