Kremuzio

Ridateci il futuro!


Adoro leggere vecchie riviste tecniche, o normali settimanali, usciti dagli anni 30 ai 60. Copertine variopinte, artistiche, dai contenuti veramente interessanti, specie se raffrontati a quelli delle riviste d’oggi, tutte foto e pochi contenuti. Tra i vari argomenti, trovo molto interessanti quelli che parlano del futuro prossimo e quello più lontano: Alcuni esperti esprimono le loro certezze e fantasie riguardo la vita che si sarebbe potuta svolgere, ad esempio, negli anni ‘50 se visti dai ’30 o nel 2000 sognato nel dopoguerra.Innanzitutto si vede sempre la mancanza del computer. Sembra che quasi nessuno abbia ipotizzato una presenza così invasiva ed insostituibile nel mondo d’oggi. Le televisioni piatte o tonde erano ancora un mobile d’arredamento come le vecchie radione a valvole, e permettevano di osservare in diretta avvenimenti da tutto il mondo. Registrare video era aldilà della più sfrenata immaginazione. I telefoni cellulari si nascondevano sotto le parvenze di microscopiche ricetrasmittenti, magari inserite in un orologio da polso. Automobili pulite elettriche o atomiche, dalle linee affusolate, potevano anche volare e traslare il traffico nello spazio. Città sotterranee o esterne sotto cupole di vetro avrebbero protetto l’umanità da eventuali olocausti nucleari. Aerei a razzo avrebbero collegato i continenti in un’ora al massimo. La vita sarebbe durata molto a lungo e sarebbero scomparse la fame e le malattie più pericolose. Razzi sarebbero partiti come metropolitane ogni pochi minuti per destinazioni planetarie. Niente più guerre, non si capiva perché se a causa di un ordine mondiale unico e magari dittatoriale, o per una grande comunione delle nazioni e dei popoli.L’arte e la cultura avrebbero preso il posto più importante nella vita dell’uomo. Ma ad un certo punto è cominciata la paura. Paura della guerra atomica, dell’inquinamento, della violenza spicciola, della fame e della sete, degli sconvolgimenti naturali, spezzando quel filo di ottimismo che per decenni aveva unito le speranze del genere umano.Al giorno d’oggi cosa pensiamo si sia avverato? Cellulari, televisori, radio, una vita più lunga, una dieta più proteinica. Se penso che 40 anni fa eravamo andati sulla Luna e che nel 2001 avremmo avuto basi lunari abitate, astronavi giganti che avrebbero portato l’uomo nei dintorni di Giove ed oltre l’infinito… mi viene l’amaro in bocca. Da piccolo pensavo che avrei avuto una moto volante nel 2000, che avrei fatto l’astronauta, magari parastatale, che avrei mangiato pillole e vestito con tute argentee. Non si è avverato niente. L’uomo ha preferito spendere i suoi soldi in guerre e guerriglie, non ha voluto impegnarsi per risolvere i problemi, e ci stiamo avvicinando sempre più a quello stato aborrito negli scritti di Orwell. Pensavamo di andare verso un grande set di “2001 odissea nello spazio”  e ci siamo ritrovati in “Arancia meccanica”. Speravamo di vivere in una “Metropolis” ed invece rischiamo di trovarci in “2022 i sopravvissuti” anche se invece del soylent verde ci sono i fast food… per ora…