Kremuzio

Stordire il povero


Scriveva don Primo Mazzolari su “Adesso”: Qualcuno trova più comodo e redditizio distrarre e stordire il povero con i divertimenti, onde fargli dimenticare che ha qualche cosa da chiedere, una richiesta di giustizia da presentare. Per togliergli dignità, per togliere al povero la sua eminente dignità, lo si stordisce.I patrizi della decadenza avevano creato il tribunum voluptatum per sollazzare i poveri. Ho l’impressione che molti, borghesi e no, si assumerebbero volentieri, direttamente o indirettamente, il poco nobile ufficio. I poveri che si divertono non fanno le barricate: i popoli che si abbrutiscono si possono comperare.Mazzolari fu un parroco scrittore e partigiano. Cominciò ad attirarsi le critiche del fascismo che lo denunciò dopo essersi rifiutato di cantare il Te Deum dopo l’attentato a Mussolini nel 1925. Nel 1931 una squadraccia lo chiamò alla finestra e gli sparò 3 colpi di rivoltella che fortunatamente non lo colpirono. Dopo il 43 passa in clandestinità per paura di far la fine di don Minzoni, ed aiuta parecchi ebrei ed antifascisti a nascondersi. Gli viene riconosciuta la qualifica di partigiano. Nel 1949 fonda il quindicinale “Adesso” ma a causa dei suoi scritti messi all’indice dalle autorità ecclesiastiche, fu costretto a chiuderlo nel 1951. Gli viene impedito di predicare fuori dalla parrocchia e di scrivere articoli non preventivamente revisionati. Scrive contro la guerra, anche quella giusta, a favore dell’obiezione di coscienza, ma riceve elogi da Montini, futuro Paolo VI e da Giovanni XXIII che lo chiama "Tromba dello Spirito Santo della Bassa Padana". Muore nel 59.Un personaggio scomodo: ad averne così al giorno d’oggi, specie quando ci stiamo accorgendo che ci sono molti più poveri di quanto non pensassimo, e che questi fanno fatica a pagare il cibo.Mi piace ricordarlo proprio in questi giorni, prima del Natale che dovrebbe farci fare, invece che l’ultimo dell’anno, considerazioni sul mondo, sulla società, su dove stiamo andando, con calma e riflessione. Non per gettarci nello strenuo angosciarci per i regali e per il cenone. E per capire anche che il famoso panem et circenses si sta trasformando nel solo circenses.  Stanno stordendoci o meglio, rincoglionendoci, un po’ tutti. Forse viene loro comodo (quando scrivo “loro” però non riesco a dare un volto, ma sparo a vuoto, stordito anch’io dalle mille facce che mi si presentano alla mente, quelle che parlano parlano con frasi roboanti e promesse, e poi ti fregano), per farci contenti e canzonati. Giochi d’azzardo che diventano legali, oltre ai “gratta e vinci” che ti “grattano” veramente i soldi, ma in cambio ti danno l’illusione che potresti diventare ricco, consumare e far girare l’economia industriale da solo. Non sono stordimento i milioni spropositati del superenalotto? Non si stordiscono forse le donne (in maggior parte… non sono sessista…) quando si tratta di gossip che hanno per protagonisti loschi figuri sfarzosamente ricchi che soffrono pene d’amore e corna di lusso? Ma che ce ne frega di costoro? La maggior parte di essi, si sono arricchiti non lavorando in fabbrica o in ufficio, ma mostrando il culo in TV o speculando con i soldi degli altri, oltre ad essere stati iscritti alla massoneria o alle varie mafie.E vorrebbero che desiderassimo le vite di costoro? E divertirci quando questi fanno i buffoni davanti le telecamere… e cantano e ballano…Forse una volta i poveri si facevano divertire meglio…Ok, per quel che valgono vi faccio gli auguri per un buon Natale, e ci risentiamo la settimana prossima, dopo che mi sarò disintossicato da computer e cene.