Kremuzio

Ibridazioni


Dopo aver visto un servizio sul salone dell’auto di Detroit, mi sono sempre più convinto che ci stanno prendendo in giro. Pare che ora vadano di moda le auto con il motore ibrido. “Finalmente” mi sono detto pensando si trattasse di motori ad idrogeno. Invece si trattava di auto a benzina ed elettriche o benzina e gpl o benzina e metano. La benzina (o il gasolio, ovviamente) è sempre presente. Quindi sono auto normali con in più un paio di motori elettrici per gli spostamenti in città, o così dicono. Come se fare piccoli spostamenti in città senza emettere gas di scarico sia la soluzione per l’inquinamento. Ragioniamoci sopra. Chi carica le batterie? Queste si ricaricano durante la marcia a benzina: l’alternatore trasforma il moto in corrente elettrica, carica gli accumulatori che saranno pronti quando si chiederà di andare col motore elettrico. Quindi l’energia elettrica in pratica si produce con un generatore inquinante. Non ci siamo. La trazione elettrica ha senso quando la fonte per la ricarica non è inquinante, altrimenti dov'è il guadagno ecologico? Anche i vari motorini o furgoncini elettrici alla fine spostano il problema delle emissioni dalla città alla campagna. Se gli accumulatori si ricaricano attaccati alla presa di corrente, è ovvio che questa venga rifornita da una centrale, con l’inquinamento che sappiamo, visto che abbiamo le solite produzioni che ben conosciamo. Un’altra presa in giro l’ho vista sul prototipo dell’auto progettata da Giugiaro. Si chiama “Quaranta”: una concept car veramente bellissima dal punto di vista estetico, ma impraticabile. Tanto per cominciare non vedo come si possa far traslare verso l’alto tutto il frontale per aprire la portiera. Quando piove si riempirebbe d’acqua… Ma lasciamo stare questa quisquilia. Sul cofano, incassate nella carrozzeria in fibra, si intravedevano uno strato di celle solari, che in teoria dovrebbero ricaricare gli alternatori di questa ibrida, ma alla fine raggiungeranno solo lo scopo di evitare che vada a terra completamente la carica se rimanesse accesa la radio. Le idee sarebbero anche intelligenti se non si scontrassero con i problemi pratici e l’inquinamento. Se un’auto ibrida va a costare quasi il doppio di un’auto normale, chi se la comprerebbe? L’idrogeno no, vero? Niente ancora… ci sono i magazzini pieni di motori inquinanti invenduti.Il servizio mostrava anche una moto fuoristrada elettrica. Ce n’era bisogno? 9000 euro per evitare di rombare in luoghi disabitati ed inquinare dove neanche i maiali grufolano. Non sarebbe stato meglio un bello scooter da 1000 euro con un kit di ricarica solare? Continuiamo così a farci del male…