Kremuzio

Uno sfogo


Qualche giorno fa le strade di Roma erano tappezzate da manifesti che dicevano così: Da quando è sindaco Alemanno c’è il 20% in meno di violenza. Non so se i dati sono giusti, e se la matematica è un’opinione, ma mi sembra che ci sia se non di più, almeno la stessa violenza delle giunte precedenti. Basterebbe contare gli stupri di questi giorni.  Sarà colpa dei nomadi o dei residenti, degli sbandati o dei vicini di pianerottolo, ma c’è qualcosa che non va nelle teste. Forse mancherebbe un po’ più di rispetto nel prossimo. Io per esempio sono stato “in guerra” con dei vicini rumeni che semplicemente lasciavano la porta dell’ascensore aperta, praticamente sempre. Sono stato paranoico e rompicoglioni, dato che abito al quinto piano, e tornare a casa stanco e dovermi fare i piani di scale a piedi con le buste della spesa e vedere la porta dell’ascensore aperta, mi fa diventare furente ed antibiotico, nel senso che taglierei le palle ai responsabili. Ho messo cartelli in italiano di chiudere le porte. Niente da fare. Allora da un collega che parla la stessa lingua l’ho scritto in rumeno. Beh, ormai sono 2 settimane che l’ascensore è correttamente funzionante. Sono solo stato sfortunato, non ce l’ho certo con loro in quanto immigrati. Come per i nomadi. Nel mercatino della comunità dove svolgo volontariato, vengono e rubano sistematicamente, nonostante gli si faccia capire che non devono comportarsi così e che se vogliono le cose in regalo, se dimostrano di averne bisogno, potrebbero averle. Niente da fare. Vengono nelle loro auto di lusso, pieni di oro e bambini con l’incarico di far casino dalla parte opposta dove loro vogliono “catturare” qualche oggetto di valore, E poi vanno via. Ogni volta sono litigate. Diavolo, non sono mai stato razzista né xenofobo. Alcuni dei miei migliori amici sono dell’est Europa, arabi ed africani, ma non sopporto l’arroganza e la violenza, da qualunque parte provenga. E questa ci sarà sempre, perché noi romani siamo ospitali, ma tutti dovrebbero mettersi bene in testa che non siamo “fregnoni” come pensano, e che alla fine saranno loro a rimetterci. Scusate lo sfogo.