Kremuzio

Servitù volontaria


Ciò che è cominciato come sottomissione forzata è diventato presto "servitù volontaria", collaborazione nel riprodurre una società che ha reso la servitù sempre più rimunerativa e gradevole. La riproduzione, allargata e migliorata, degli stessi modi di vita, è giunta a significare, con sempre maggiore chiarezza e consapevolezza, la chiusura degli altri modi di vita possibili, che potrebbero eliminare i servi ed i padroni, insieme alla produttività della repressione. (H. Marcuse, Critica della società repressiva) Ho letto questa frase stamattina, dopo aver pensato a lungo, nel fine settimana, al lavoro. Non nego che ascolto radio in cui si parla di realtà difficili e fortunatamente da me abbastanza lontane. Queste radio dicono apertamente quanto sia difficile un rapporto lavorativo basato sui valori che dovrebbero essere scontati, ma che così scontati invece non sono. Ieri sera vedo il servizio su raitre che parla di fabbriche che chiudono, o meglio mandano a casa in mobilità i lavoratori, per poi riassumerli in nero. Alla fine la cifra del salario sembra la stessa, ma senza contributi ed assicurazione ci vanno a rimettere i lavoratori e lo stato. Non i titolari. Ma scavando scavando pare che non sia neanche tutta colpa loro.La crisi è cominciata con le banche che hanno fatto le loro schifezze vendendo prodotti fatti apposta per strangolare il cliente e rubargli tutto. Prodotti che avrebbero dovuto aiutarlo proponendo percentuali elevate di guadagno. Questo in tutto il mondo occidentale a partire dagli Usa, e noi copioni subito dietro. Il problema quindi, parlando da ignorante, è che le banche non finanziano come si deve cittadini e artigiani e piccoli imprenditori, mentre ricoprono di oro e saliva i grandi magnati. Il governo, invece di prendere i vari direttori dei direttori di banca e metterli alla gogna, o in carcere, a scelta, cosa fa? Da' aiuti proprio alle banche, inteoria per aiutare a finanziare i progetti di chiu ne ha bisogno. Ma questo non accade più. Al solito che ha bisogno di soldi deve andare dagli strozzini. Che poi se i banchieri fossero meno stupidi, si accorgerebbero che ipoveracci che si rivolgono ai cravattari, all'inizio riescono a restituire una somma che nel bene che vada è vicina al 40-50 per cento dei soldi ricevuti, entro 6 mesi (gli interessi che impongono quei maledetti sono intorno al 10% mensile) poi non ce la fanno più e scattano le tragedie.  Se solo le banche concedessero prestiti intelligenti, credo che andrebbe bene a tutti, meno alla camorra ed alla mafia. E forse è proprio per questo che stiamo precipitando nel baratro economico?Ma poi che c'entra tutto questo con la frase di Marcuse? Probabilmente nella mia testa qualche minuto fa si è fatta l'associazione tra il ricercare un impiego a tempo indeterminato, che ci sollevasse dai problemi della gestione, che ci facesse sentire parte di una famiglia che ci dia da mangiare e ci curi, prendendosi il nostro tempo e la nostra dedizione. Magari se chi avesse potuto, fosse rimasto nella propria società contadina, quella fatta di fatica, di terra e radici, quella che i nostri antenati hanno portato avanti, che non dovevamo abbandonare per le città e le industrie, forse, ma proprio forse, staremmo tutti meglio.