Kremuzio

In pensione


Per il bene del paese suggerirei di farlo riposare, divertire dopo averlo ringraziato per quanto di positivo ha fatto al paese (?). Ha sicuramente lavorato troppo, e pagati i contributi, alla stregua di un qualsiasi piazzista che sappia far bene il suo lavoro. L'Enasarco dovrebbe dargli quei millecinquecento euro mensili che si è meritato, così che possa iniziare a costruire aeromodelli o velieri, radiocomandati ovviamente, da far girare nei laghetti del parco o anche nelle sue piscine se nonha paura di sporcarle. Poi con piccole commissioni potrebbe arrotondare, o dedicarsi ai francobolli. Qualsiasi cosa gli piaccia, anche andare a fare una gita con quelli delle pentole, o un corso di liscio. Qualsiasi cosa per non averlo tra i piedi e vergognarmi di nuovo. Ormai è diventata una maledizione. Oggi volevo scrivere un pezzo folkloristico che rimanderò a data da destinarsi, quando mi sarà passata la vergogna, ed ora parliamo della frase da sensale "io ti ho dato la tua donna"... Abbiamo il padre-padrone o un trafficante di donne? Una volta noi italiani raffiguravamo lo stile, l'arte, l'educazione, la bellezza. Ora i nostri cugini d'oltralpe dopo aver tradotto il labiale in francese maccheronico "Moi je t'ai donné la tua donna", hanno un altro motivo per prenderci in giro. Che già ci considerano sottosviluppati... Io non mi sarei mai permesso di dire, anche scherzando una frase ad un amico, figuriamoci ad un capo di stato. Spero che in queste riunioni d'alto livello indirizzino anche a lui volgarità gratuite da bar di periferia (anzi non credo che nei bar di periferia facciano battute simili, a scanso di ritrovarsi con il setto nasale fratturato). Ma a lui è permesso tutto, è impunito, protetto da leggi autoprodotte, con una morale autoprodotta come fosse una secrezione vischiosa, in cui siamo noi ad essere invischiati, insozzati, unti, annusati con disprezzo, catalogati. "Ah, les italiennes...". Mandatelo in pensione, vi prego, prima che sia troppo tardi.