Kremuzio

Tornano le api... perché?


E meno male, per adesso un altro motivo per il quale la fine del mondo viene rimandata. Non ho mai creduto nelle estinzioni di questi piccoli carissimi amichetti. Prima di tutto il commercio del miele è un mercato florido ed importante, e solo questo dovrebbe bastare alla protezione delle razze più utili. Poi perché le api sono forti ed intelligenti, nel loro far parte di un organismo unico, piccole parti di una organizzazione di insieme che va avanti da milioni di anni. Poi perché gli insetti hanno quella capacità di riproduzione e di difesa dalle insidie esterne che noi ci sogniamo. Certo che l’uomo ce l’ha messa e ce la mette tutta per rovinare gli equilibri naturali del mondo animale. A partire da quelle fantomatiche api o vespe-killer africane, che attaccherebbero per predare gli alveari di quelle più piccole ed operose. Poi c’è il discorso degli OGM, che a lungo andare di sicuro qualcosa andranno a modificare, proprio a causa della fecondazione apiaria. Se gli insetti vanno a prendere il polline di un ogm, recandosi su di un fiore normale, andrebbero ad ibridare annullando quella particolarità genetica che ogni razza e specie deve avere. Poi le poverine devono anche combattere contro i loro parassiti, funghi e virus che pare ne abbiano sterminate parecchie. Hanno dato la colpa anche ai campi elettromagnetici ed ai cellulari. Non si sa molto delle api, i fondi per la ricerca sono quelli che sono, e si brancola nel buio. E’ probabile che siano sensibili ai campi elettromagnetici, come quasi tutti gli animali che si orientano senza avere bussola, sestante o gps. Magari la colpa potrebbe anche essere del buco nello strato d’ozono. Aumentano i raggi ultravioletti e forse modificano gli spettri dei colori che le api tramite i loro occhietti polarizzati usano per orientarsi e volare di fiore in fiore, e magari comunicare la loro presenza alle altre compagne. Non penso sia colpa dei cellulari, non perché questi non siano pericolosi, ma perché ho imparato a non accettare ipotesi basate sulla pancia. Si da la colpa ai cellulari per poi far cadere le accuse, sinceramente non accettabili, e far perdere di importanza eventuali ipotesi anti inquinamento elettromagnetico. E naturalmente dar contro ai soliti ecologisti. E’ l'ennesimo stratagemma del potere mediatico asservito all’industria. Non credo si tratti di cause naturali, per il semplice motivo che se fosse così, ora non ci sarebbe la controtendenza. Ma poi sarà effettivamente vero? Gli articoli sui giornali parlavano di sciami californiani, e di allevatori che affittavano gli stessi ad altissimo prezzo in periodi di magra. Niente cause scientificamente apprezzabili e sostenute da prove. Ora il prezzo è crollato, proprio come il petrolio. C’è chi dice che l’aumento del numero delle operaie è stato merito del cambiamento della dieta. Gli allevatori hanno cibato le api con misture zuccherine proteiche proprio per avere più miele e salvarle dalla fame. Probabilmente ora sono più forti, e quella terribile profezia di Einstein è ancora slittata in avanti nel tempo. E con questo pretesto, metto qui la bellissima poesiola di Trilussa, che mi piace tanto:C'è un'ape che si posa su un bottone di rosa: lo succhia e se ne va. Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.p.s. leggete nei commenti la poesia sulle api di Silvano Montanari