Kremuzio

Alziamo lo sguardo!


Spero che nessuno si sia preoccupato per la mia mancanza dal blog ;) ero in altre faccende affaccendato: me ne stavo alla fiera sat-expo 2009, manifestazione dedicata allo spazio alla quale ho partecipato con uno stand. 3 giornate interessantissime a contatto con amici e tecnici del campo, astronauti e semplici curiosi. Praticamente uno delle poche occasioni che si hanno in Italia per annusare un improbabile vuoto cosmico…Ovviamente mancavano quei grandi enti come ASI o ESA. Dico ovviamente perché al solito, nelle alte sfere non capiscono quanto certi argomenti siano importanti per gli appassionati. Certo che alcuni lavoratori dello spazio erano a visitare, distribuire biglietti da visita e discutere amorevolmente, ma mancava uno stand istituzionale, magari con modelli, documentazione seria e quanto d’altro potesse essere interessante. Un gran viavai di giovani ingegneri aerospaziali (tra i quali moltissime ragazze) alla ricerca di lavoro che non sia nei call center. Mi fa una tale rabbia vedere quanto certi posti siano occupati da “figli d’arte” o da gente che non ha quella passione verso un lavoro che dovrebbe farli guardare in alto. C’è un amico che per lavoro ha a che vedere con le sonde inviate su Marte, il quale mi diceva “Tu pensi che lavorare in ambiente aerospaziale sia qualcosa di fantastico? In un certo senso lo è, ma i problemi sono gli stessi di qualsiasi altro posto di lavoro, burocrazia, colleghi, capi-ufficio, situazioni fantozziane, uffici sinistri e gente che sta lì per conoscenze politiche che non vede l’ora di andarsene a casa”.Per uno che è cresciuto nel mito della Nasa, della Luna, del razzi vettori, degli astronauti, fa male ascoltare queste cose, ma dato che rimarrò solo un appassionato, uno space-enthusiast, alla fine ascolto, mando giù un po’ di saliva e continuo con i miei sogni, anche se so benissimo che non potrò mai andare più in alto di un aereo di linea. Comunque continuo per la mia strada, mi piace progettare e costruire razzi amatoriali, discutere con altri appassionati di motori, payload e propellenti, di storia dell’astronautica, di pianeti da raggiungere, collezionisti di libri tecnici, di tutto quello che ha attinenza con l’astronautica, sfogliare riviste d’epoca, ricordare dei razzi ad elastico che usavo da bambino, conoscere anziani arzilli che mi raccontano di come, ai loro tempi, costruivano razzi dei quali qualcuno scoppiava, all’insaputa dei genitori, dei nonni che lavoravano in fabbriche segrete…Ora è finita, si torna in ufficio e domani i ricordi si affievoliranno, ma si comincerà a preparare la prossima manifestazione a luglio, quando saranno 40 anni dal primo sbarco sulla Luna.A proposito, nella foto, quello sotto uno dei caschi della mia collezione sono sempre io… A volte sembra che ti metti quel coso in testa ed il resto sparisca dietro il vetro spesso. I problemi sembrano non esserci e ti immagini che l’unica cosa di cui aver paura è una micrometeorite pronta a bucare la stazione spaziale, ma non mi importa, ho sempre in tasca una gomma da masticare per riparare la falla! Siamo tutti un po’ bambini, ed io a volte un po' di più…