Kremuzio

Televisori e decoder


Voglio prendermi una pausa mentale rispetto alla tragedia che si sta compiendo in Abruzzo. Dopo l’ultima grande scossa di ieri sera, percepita chiaramente, speriamo non ne succedano altre. Voglio pensare ad altro. Un argomento di quelli che rende nervoso c’è, anche se banale e di secondaria importanza, ma si tratta di quelle cose che ti cambiano la vita. Più di una decina di anni fa lessi un editoriale di un grande esperto di elettronica, Steve Ciarcia, sulla rivista Byte, mi sembra. Esprimeva i suoi dubbi riguardo la prossima evoluzione/rivoluzione dei ricevitori televisivi che puntavano all’alta definizione. Secondo lui non era una priorità. Ora me ne sono accorto anch’io.Circa 6 mesi fa fui costretto ad acquistare un nuovo televisore, visto che quello vecchio, un ottimo 20 pollici stereo che aveva funzionato degnamente per circa 25 anni, anche se pluririparato, aveva deciso di bruciare completamente. Quale occasione per acquistare un 32 pollici e godermi degnamente bei film in DVD? HD ready, ovvero un modo semplice di dire che l’alta risoluzione me la potevo anche scordare, nonostante che, non si sa come, ce l’abbia. Ma chi se ne frega, dopotutto per vedere HD dal decoder satellitare, ne devi avere un modello più costoso e pagare una tariffa mensile superiore: cosa che non mi andava di fare. Dopotutto le uniche cose che guardo su Sky sono i documentari. Allora mi accorgo che, prima di tutto, quasi la totalità delle emissioni sono in formato 4/3 e non ti sfruttano l’ampiezza dello schermo, che devi modificare zoomando e tagliando un po’ in alto ed in basso. Poi vedo che la definizione lascia molto a desiderare rispetto al vecchio televisore col tubo catodico. Inoltre la lentezza di risposta dei pixel dell’LCD fa sì che l’immagine si deformi durante movimenti veloci e si sfochi, addirittura, anche durante i minimi movimenti. Per vedere ottime immagini, il quadro deve essere fermo. Ottimo per chi osserva solo telenovelas o fotoromanzi. Poi c’è quella bufala del decoder digitale terrestre, fortunatamente già inserito nel ricevitore, ma che mi costringe a vedere solo le emittenti più importanti. Di pagare per vedere non mi passa proprio per la testa e mi accontento di quanto sia in chiaro. Ora comincio a preoccuparmi quando il segnale analogico verrà spento, sempre riguardo i network nazionali. Il piccolissimo tv in cucina non riceverà più i telegiornali. Ma… mi sono reso conto che con molta probabilità tutte le piccole emittenti regionali stanno diventando più interessanti ed appetibili. Non sarà una fatica guardare queste anziché le altre. Di far arricchire i soliti noti acquistando un decoder non se ne parla nemmeno, Perché poi? Per poter televotare durante trasmissioni che non guarderò mai? Per fare shopping? Ma vi prego… Mi piacerebbe conoscere l’esperienza di qualche amico sardo, visto che loro sono stati i primi a vedersi tagliate le opportunità analogiche. Dopotutto loro hanno alcune televisioni regionali molto serie. Da quel poco che ho potuto vedere, addirittura la notte non trasmettono peripatetiche hot line ma interessanti documentari storici ed artistici sulla loro regione. E poi parliamoci chiaramente: possibile che oltre ai canoni si debba pagare anche il decoder? Se volete che si continui a vedere programmi stupidi, dovete pregarci di farlo e regalare, con i soldi vostri e non con quelli del governo, per cui nostri, questa stramaledettissima scatola convertitrice. O addirittura pagarci voi!Comunque un consiglio: non vi comprate il tv lcd. Tenetevi il vecchio, o magari compratevene uno a schermo largo catodico. Sono enormi ma costano poco e si vedono bene sempre…